AGI - Poitiers come una città del Messico: una sparatoria legata al narcotraffico si è trasformata in una rissa che avrebbe coinvolto "tra 400 e 600 persone", dotate di "ogni tipo di armi". Secondo l'ultimo bilancio della polizia, il caos notturno nella città del dipartimento di Vienne (centro) ha provocato il ferimento di cinque adolescenti di 15 e 16 anni, uno dei quali è tra la vita e la morte. I fatti si sono verificati nel quartiere delle Couronneries, classificato come prioritario dalla politica cittadina (Qpv). Il prefetto di Vienne ha assicurato che entro questa sera saranno schierati rinforzi delle forze mobili, anche se l'emergenza è rientrata dopo le "tensioni tra gruppi rivali".
Il ministro degli Interni, Bruno Retailleau, ha riferito all'emittente Bfmtv/Rmc di "una rissa tra bande rivali che ha coinvolto diverse centinaia di persone", ma secondo una fonte della polizia gli scontri hanno riguardato solo "da 50 a 60 persone disperse dalla polizia". Retailleau ha sottolineato nuovamente gli abusi legati al traffico di droga. "La feccia della droga non ha più limiti", ha criticato, parlando di un "punto di svolta" nel narcotraffico in Francia. "Si tratta di trafficanti che utilizzano i mezzi più feroci per regolare i conti e soddisfare la propria brama di profitto. Molto semplicemente, non sta accadendo in Sud America, ma a Rennes e Poitiers. Siamo a un punto critico. Possiamo scegliere tra la mobilitazione generale e la 'messicanizzazione' del Paese", ha avvertito il ministro.
La sindaca ambientalista di Poitiers, Leonore Moncondhuy, ha denunciato un "nuovo episodio di violenza inaccettabile per il quartiere e per la città". "La giovane età delle vittime e delle persone coinvolte è particolarmente sorprendente e preoccupante. Auguro una pronta guarigione ai feriti", aggiunge la sindaca su X, che invita "alla responsabilità di tutti per mantenere la pace in città".
In base alla ricostruzione dei fatti rilanciata dai media d'Oltralpe, la polizia è intervenuta ieri sera intorno alle 22.45 dopo degli spari davanti a un ristorante in una zona popolare della città, trovando a terra la prima persona ferita, colpita alla testa. Un ragazzo di 15 anni è stato ricoverato in stato di assoluta emergenza e risulta ancora in prognosi riservata. Secondo la stessa fonte, altri due adolescenti sono stati raggiunti da colpi di arma da fuoco, uno di 16 anni a una spalla, l'altro di 15 anni a una caviglia. Altre due vittime di 16 anni, con ferite più lievi alla testa e a un piede, si sono presentate direttamente in ospedale. Sul posto gli investigatori hanno rinvenuto una decina di pallottole calibro 22.
Sono poi intervenuti i rinforzi della gendarmeria e la calma è stata ristabilita intorno alle 23.30. "Durante l'intervento d'urgenza, c'erano diverse centinaia di persone in giro ed è scoppiata una rissa, alcuni giovani hanno segnalato altri come potenzialmente vicini al presunto colpevole", ha successivamente chiarito il prefetto Jean-Marie Girier. Nella notte, dopo la segnalazione di un potenziale rapimento, la polizia è intervenuta in un luogo vicino ai primi avvenimenti, dove una persona sembrava essere trattenuta da una decina di altre. Estratto dalla folla, quest'ultimo è stato ascoltato dagli inquirenti.
Durante la perquisizione di un appartamento sono state sequestrate una pistola lunga e una calibro 22. Il pubblico ministero di Poitiers, Cyril Lacombe, interverrà sul caso in tribunale oggi intorno alle 17. Nella città di circa 90 mila abitanti, sempre secondo la sindaca Moncondhuy, si sta verificando "un'evoluzione abbastanza grave della società". Il quartiere in questione, dove vivono circa 10mila abitanti, ospita "due o tre punti di trattativa che sono importanti e mobilitano quotidianamente la polizia nazionale", ma resta "relativamente tranquillo". Il quartiere di Couronneries ha subito pesanti conseguenze della violenza urbana nell'estate del 2023 dopo la morte del giovane Nahel nella regione parigina, con la distruzione del locale centro commerciale incendiato.