AGI - La Serbia è in lutto dopo la morte di 14 persone nel crollo di una parte del tetto esterno della stazione ferroviaria di Novi Sad, nel Nord del Paese. Le autorità serbe hanno fatto sapere di aver avviato una indagine per "accertare la responsabilità" dell'incidente, che ha causato anche il ferimento di tre persone, attualmente ricoverate in gravi condizioni. "Già oggi verranno interrogate 20 persone, a cominciare dai vertici, persone dei ministeri, delle ferrovie pubbliche", ha detto alla televisione Prva il ministro degli Interni Ivica Dacic. La polizia ha sequestrato documenti relativi alla stazione dagli uffici del Ministero delle Costruzioni, dei Trasporti e delle Infrastrutture.
Dopo tre anni di parziale ristrutturazione, a luglio è stata riaperta una parte della stazione di Novi Sad, la seconda città più grande della Serbia. Ma alcune parti sono ancora in costruzione. Tuttavia la società delle ferrovie serbe ha chiarito in un comunicato che il tetto esterno crollato non rientrava nei lavori di ristrutturazione eseguiti.
"Vi assicuro che i responsabili saranno puniti - ha detto ieri il presidente serbo Aleksandar Vucic -. Dobbiamo tutti unirci per sostenere le famiglie di coloro che hanno perso la vita e fare tutto ciò che è in nostro potere per ridurre al minimo i danni e aiutare il più possibile coloro che hanno perso i loro cari", ha aggiunto in un discorso trasmesso a livello nazionale.
Vucic ha detto che tra i morti c'è anche un bambino di età compresa tra i sei e i sette anni. E sempre ieri le Ferrovie della Serbia, nel chiarire che il tetto crollato non faceva parte dei lavori di ristrutturazione completati nella stazione, hanno espresso "rammarico per l'incidente che si è verificato". "Cause e nuovi dettagli dell'indagine saranno comunicati tempestivamente", ha aggiunto la società in un post sui social media. Il collegamento ferroviario ad alta velocità tra Novi Sad e la capitale Belgrado è stato inaugurato nel marzo 2022.