AGI - La polizia del Mozambico ha ucciso almeno 11 persone e ne ha ferite più di 50 durante le violenze post-elettorali. Lo ha denunciato l'organizzazione Human Rights Watch (Hrw). Le proteste hanno scosso il Paese dell'Africa meridionale da quando il partito Frelimo, al potere dal 1975, è stato dichiarato vincitore delle elezioni del 9 ottobre. Centinaia di sostenitori dell'opposizione sono scesi in piazza la scorsa settimana, provocando scontri con la polizia antisommossa.
"Le forze di sicurezza mozambicane hanno ucciso almeno 11 persone", ha affermato Hrw in una nota, aggiungendo che "più di 50 persone sono state gravemente ferite da colpi di arma da fuoco" il 24 e 25 ottobre. Secondo Hrw sono rimasti feriti anche otto agenti di polizia, che hanno interrogato 22 persone, tra cui vittime e testimoni, medici, giornalisti, funzionari governativi e gruppi della societa' civile. "Molte persone, compresi bambini di appena un anno, hanno inalato gas lacrimogeni che la polizia ha utilizzato indiscriminatamente nelle aree residenziali", ha scritto il gruppo per i diritti umani. Un medico ha testimoniato di aver curato dozzine di feriti, tra cui una persona che aveva "una pallottola nella spina dorsale". Allan Ngari, direttore dell'Advocacy per l'Africa presso Hrw, ritiene che le autorita' mozambicane dovrebbero svolgere un'indagine su questi eventi. Anche una ONG mozambicana, il Centro per la democrazia e i diritti umani (Cdd), ha contato almeno 11 persone uccise nelle violenze di domenica, di cui sei nella provincia di Nampula (nord).
Più di 450 persone, di cui 370 a Maputo, sono state arrestate a margine di queste manifestazioni, ha stimato il Cdd, precisando che almeno 85 manifestanti erano stati rilasciati. La commissione elettorale (Cne) ha annunciato la scorsa settimana una netta vittoria del partito di governo, il Frelimo, con quasi il 71% dei voti per il suo candidato alla presidenza, Daniel Chapo, e 195 seggi di deputati. Il partito Podemos, divenuto la principale forza di opposizione in Mozambico dopo le elezioni del 9 ottobre, ha presentato ricorso alla più alta corte del Paese per richiedere un nuovo conteggio dei voti. Podemos, guidato dal nuovo leader dell'opposizione, Venancio Mondlane, arrivato secondo alle presidenziali con il 20% dei voti, chiede che venga rifatto il conteggio, affermando di aver constatato numerose irregolarità durante le votazioni.