Le due leggi varate dalla Knesset dovrebbero impedire le attività dell'agenzia di soccorso delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) in Israele e vietare ai funzionari israeliani di collaborare con l'agenzia e i suoi dipendenti. Un doppio provvedimento che comprometterebbe notevolmente le attività dell'agenzia, considerata la "spina dorsale" degli aiuti umanitari a Gaza.
Fondata nel 1949, l'Unrwa, che avrebbe dovuto prestare assistenza agli sfollati palestinesi in via temporanea, si è poi radicata sul territorio. Nei territori palestinesi l'agenzia ha 13 mila impiegati, il 99% dei quali palestinesi. In tutto, con ben 30 mila dipendenti costituisce un'importante agenzia dell'Onu, attiva anche in Paesi come Siria, Libano, Giordania.
Di preciso ecco cosa fa l'Unrwa e dove opera nell'intera regione.
- GAZA: Prima del conflitto 1.467.706 rifugiati risiedevano a Gaza, la stragrande maggioranza della popolazione della Striscia. L'Unrwa gestiva 183 scuole, fornendo istruzione a 286.645 studenti, oltre a 22 centri sanitari primari e 7 centri di assistenza sociale e femminile. A Gaza c'erano anche 8 campi profughi, tra cui Jabalia, dove nell'ultimo mese le azioni israeliane hanno causato più di mille morti. Almeno 233 membri del personale dell'Unrwa sono stati uccisi a Gaza dall'ottobre 2023 e 190 delle sue strutture sono state danneggiate, in almeno 464 "incidenti".
- CISGIORDANIA E GERUSALEMME EST: In Cisgiordania e a Gerusalemme Est ci sono 912.879 rifugiati registrati e l'Unrwa fornisce servizi in 19 campi, molti dei quali adiacenti ai centri urbani. Vi operano 96 scuole, 43 centri sanitari primari e 19 centri sociali o femminili.
- GIORDANIA: La Giordania è il Paese che ospita il maggior numero di rifugiati palestinesi, con quasi 2,4 milioni di persone, la stragrande maggioranza discendenti di famiglie espulse nella "Nakba" (catastrofe, in arabo) del 1948. Ci sono 169 scuole, con quasi 120 mila studenti, e 25 centri sanitari gestiti dall'organizzazione.
- SIRIA: In Siria l'organizzazione conta 568.730 persone registrate, anche se più di 100 mila di loro hanno dovuto fuggire dal Paese a causa della guerra civile, soprattutto verso la Giordania e il Libano. La Siria è il Paese dove il maggior numero di rifugiati necessita di aiuti in denaro da parte dell'intera diaspora palestinese, poichè l'82% di loro vive in "povertà assoluta", con meno di due dollari al giorno.
- LIBANO: Nel Paese dei cedri sono 489.292 i rifugiati registrati, senza contare quelli arrivati dalla Siria negli ultimi anni. Queste cifre, secondo l'organizzazione, non riflettono la situazione sul campo, poichè molti di loro hanno lasciato il Paese, pur mantenendo la registrazione nei documenti dell'Unrwa. Ci sono 12 campi profughi palestinesi nel paese, dove hanno 64 scuole. In queste aree, la stessa Unrwa riconosce che "la mancanza di governance e l'assenza di sistemi di applicazione della legge contribuiscono a far si' che molti rischi rimangano irrisolti". L'80% di questi rifugiati vive al di sotto della soglia di povertà e deve affrontare anche la crisi economica generale che attanaglia il Paese dal 2019.