AGI - Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è stato informato della morte del leader di Hamas, Yahya Sinwar, mentre era a bordo dell'Air Force One, diretto in Germania, dove è atteso per i colloqui con i leader di Regno Unito, Francia e Germania su Ucraina e Medio Oriente. Il capo del Pentagono, Lloyd Austin, lo ha saputo attraverso un biglietto, che gli è stato passato mentre era a una riunione Nato. Una delle prime cose che il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha fatto è stato parlare con il primo ministro del Qatar per provare a riaprire i negoziati sugli ostaggi.
"Il mondo - ha commentato il capo della diplomazia americana - adesso è un posto migliore". Washington, ha dichiarato il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller, punta adesso a raddoppiare gli sforzi per chiudere la crisi a Gaza. "Cominciamo a vedere - ha aggiunto - una nuova opportunità per i negoziati". Stesse parole usate dal portavoce del Pentagono, il generale maggior Pat Ryder: "è una nuova opportunità per una rinascita di Gaza, senza più Hamas". E probabilmente è il messaggio che il Presidente Biden ha consegnato nella telefonata con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, con il quale il capo della Casa Bianca si è congratulato.
Anche Kamala Harris ha detto che il "mondo intero è migliore senza Sinwar". Ma la sfida non si chiude qui. Riuscire a sbloccare la situazione prima delle elezioni presidenziali del 5 novembre sarebbe il grande obiettivo americano, ma l'amministrazione Biden teme che Hamas possa rispondere nella maniera più tragica: eliminando gli ostaggi. "Non sappiamo ancora cosa significhi tutto questo - ha dichiarato alla Cnn una fonte dell'amministrazione Usa - potrebbe portare a un rapido movimento verso il cessate il fuoco e l'accordo sugli ostaggi oppure rendere ancora lungo il percorso". Per questo Blinken ha riannodato i fili, per far ripartire i negoziati e congelare la situazione.
La morte di Sinwar può trasformare un conflitto che da più di un anno ha trascinato nelle sabbie mobili Biden, in un inaspettato assist che puo' rafforzare le sue fortune politiche, e di riflesso quelle della sua vice e candidata alle presidenziali Harris. I commenti bi-partisan alla notizia, tutti positivi, sono un altro segnale dell'importanza di questo momento, forse di svolta anche per gli Stati Uniti. Ma adesso Washington vuole vedere una svolta chiara e in tempi rapidi.
Il capo del Pentagono ha parlato con il ministro della Difesa israeliana Yoav Gallant e gli ha chiesto quali siano le intenzioni. Austin, come ha riportato una nota del Pentagono, ha parlato dell'ipotesi di un immediato cessate il fuoco e del rilascio degli ostaggi. Lo stesso Biden spinge da tempo su una soluzione, ma non sarà facile. Il Consigliere alla sicurezza nazionale per la Casa Bianca, Jake Sullivan, conversando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One, ha ricordato che "gli obiettivi di Israele non sono ancora stati raggiunti, fino a quando gli ostaggi non torneranno a casa".
Intanto l'intelligence americana sta lavorando per capire chi potrebbe prendere il posto di Sinwar. Il successore potrebbe avere un impatto forte nella ripresa delle trattative per il cessate il fuoco e la liberazione dei novantasette ostaggi. Washington sta monitorando il fratello di Sinwar, Mohammed, Khali Al Hayya e Khaled Meshaal. Ma adesso conta riaprire i canali diplomatici con Hamas.