AGI - L'Unifil ha riferito che un quinto soldato del suo contingente nel Sud del Libano è stato ferito "da colpi di arma da fuoco" nel quartier generale delle forze di pace a Naqoura, nel Libano meridionale, portando a cinque il numero di peacekeeper feriti in incidenti avvenuti in tre giorni attribuiti a Israele. In una dichiarazione sul suo account X, l'UNIFIL ha affermato che il nuovo incidente è avvenuto la notte scorsa quando "un soldato delle forze di pace che si trovava nel quartier generale di Naqoura è stato colpito da colpi di arma da fuoco a causa di un'attività militare che si svolgeva nelle vicinanze".
L'attacco israeliano alle basi di Unifil nel Libano meridionale ha provocato "molti danni", ha detto il portavoce Andrea Tenenti. Lavorare, ha spiegato, "è molto difficile perché ci sono molti danni, anche all'interno delle basi. Proprio ieri sera, appena fuori dalla posizione delle forze di pace ghanesi, l'esplosione è stata così forte che ha distrutto gravemente alcuni dei container che si trovavano al suo interno". Un'escalation israeliana contro Hezbollah potrebbe sfuggire al controllo e "trasformarsi molto presto in un conflitto regionale con un impatto catastrofico per tutti", ha aggiunto Tenenti.
L'Unifil rifiutò di arretrare di 5 chilometri
La Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) ha rifiutato di ritirarsi cinque chilometri più a nord, in territorio libanese, come richiesto dall'esercito israeliano. Lo ha riferito il portavoce Andrea Tenenti. "Le forze israeliane ci hanno chiesto di lasciare le nostre posizioni lungo la Linea Blu, dal confine fino a cinque chilometri dalla Linea Blu... ma c’è stata una decisione unanime per noi di restare, perché la bandiera delle Nazioni Unite deve sventolare in questa zona", ha spiegato il portavoce dell'Unifil, che dispiega circa 10 mila caschi blu nel Sud del Libano e nei giorni scorsi è stata attaccata a più riprese dall'esercito israeliano, provocando la condanna internazionale.
Tajani: da Israele garanzie di sicurezza per i nostri militari
"La situazione è molto delicata, noi continuiamo ad avere garanzie dal governo di Israele che non ci saranno rischi per i nostri militari" che "sono uomini e donne portatori di pace". "Stiamo garantendo in tutti i modi possibili la loro incolumità", ha detto Antonio Tajani, ministro degli Esteri e coordinatore di Forza Italia, a margine della Conferenza nazionale Enti Locali di Forza Italia, in corso a Perugia. "Adesso vedremo quali saranno i risultati dell'inchiesta che il governo israeliano ha deciso di avviare per verificare quello che è successo esattamente. Aspettiamo i dettagli e le scuse, c'è stato un attacco inaccettabile" ha aggiunto ancora Tajani.