AGI - Manca meno di un mese alle elezioni americane e i lavoratori delle due sponde dell'oceano Atlantico fanno quadrato intorno a Kamala Harris. "Biden - ha affermato Esther Lynch, leader della Ces (Confederazione Europea Sindacati) in una intervista all'AGI - ha investito sul lavoro di qualità, ha sostenuto i sindacati, è riuscito ad assicurarsi che aziende e lavoratori collaborino. Trump, come ha fatto nel passato, farebbe sicuramente l'opposto. Così siamo d'accordo con l'AFL-CIO (il più grande sindacato americano ndr.), che ha invitato i lavoratori a votare Kamala Harris. Non ci sono dubbi. L'appello nostro e di AFL-CIO è chiaro: votare Kamala Harris". Lynch ne ha anche per Elon Musk: "Sono particolarmente preoccupata per Tesla. Musk è ammirato da molti leader politici, anche in Europa. Lui vuole fare la 'rivoluzione verde' attaccando il sindacato in Svezia. Non vuole includere ne' i lavoratori ne' il sindacato nelle decisioni aziendali e politiche. Non serve all'America e all'Europa un individuo potente che vuole tutto per se' e che rifiuta la contrattazione collettiva".
Musk è sempre stato ostile alla sindacalizzazione dei suoi dipendenti. Biden ha sempre sostenuto che la ricchezza degli Stati Uniti non deriva da Wall Street, ma dalla classe media, sostenuta dalle battaglie sindacali...
"Il lavoro dei sindacati - risponde Lynch - serve per costruire un'economia forte. Questa è la maniera per competere a livello globale. Non sei competitivo, se ci sono lavoro e produzione a basso costo. Va promosso il lavoro di qualita', in collaborazione con i sindacati. Le aziende hanno bisogno di aiuti. Per ottenere gli aiuti pubblici, le aziende devono assicurare il lavoro di qualità".
Perché Ursula von der Leyen non ha indicato un Commissario Ue per il Lavoro?
"Siamo molto preoccupati - replica la leader della Ces - per la decisione di togliere la parola 'Lavoro' dalla denominazione del Commissario. Questo crea l'impressione che il 'Lavoro' non sia importante. È anche inaccettabile togliere le parole 'Diritti sociali'. Sappiamo che i cittadini e i lavoratori europei sono molto interessati ad avere lavoro di qualità. Quindi l'Occupazione e il Lavoro devono rientrare nella denominazione del Commissario Ue. Inoltre ci sono anche richieste concrete: abbiamo bisogno di diritti per la transizione economica, bisogna garantire la formazione e l'assistenza dei lavoratori per la transizione. Ci sono rischi psico-sociali. I tagli dell'austerity hanno inciso sulla vita quotidiana dei lavoratori pubblici. Insegnanti, infermieri, dottori, autisti dei bus. Molti sono stressati dai continui tagli. Si accorgono di non poter raggiungere determinati target. Questo penalizza gli utenti, ma anche gli stessi lavoratori".
L'austerity è il principale carburante dell'estrema destra?
"Sì - risponde sicura Esther Lynch che porta bene i suoi 61 anni - tutte le ricerche lo dimostrano. L'estrema destra non cerca soluzioni oneste per risolvere i problemi. Preferisce dire che alcune comunità se ne devono andare. Questa non è la soluzione. La soluzione è dare a tutti un lavoro di qualità, senza distinzioni a seconda di dove abiti, da dove vieni, chi sei, chi ami. Non ci può essere spazio per alcuna discriminazione, per esempio a causa dell'origine o dell'orientamento sessuale. Questo non sarebbe un futuro vincente. Bisogna programmare per tutti un lavoro di qualità".
Putin in Europa sostiene i partiti di estrema destra?
"Siamo testimoni di una narrativa per incoraggiare i lavoratori a vedere altri lavoratori come loro nemici. L'idea è quella del 'divide et impera'. Si pompa l'idea che ci sia qualcuno che ti toglie qualcosa, quando in realtà sono altri lavoratori più sfruttati di te. Vediamo messaggi molto simili nei vari Paesi. Questo suggerisce una strategia esterna e interna. La realtà è che i lavoratori sono sfruttati dalle élite, dalle classi dirigenti, dai Ceo, dalle aziende, dagli azionisti che vogliono solo profitti e dividendi. I sindacati vogliono cambiare questo stato di cose: vogliono assicurarsi che le aziende paghino un salario giusto, che ci sia una giustizia economica".
In futuro saranno possibili contratti di lavoro europei, considerando parametri per i diversi costi della vita nei vari Paesi Ue?
"Abbiamo già le direttive europee sulla sicurezza e la salute dei lavoratori, sugli orari di lavoro e gli straordinari, sul salario minimo nazionale, che deve essere adeguato. Ci sono direttive contro la discriminazione e per l'uguaglianza tra i lavoratori. Altre tutelano la maternità e i lavoratori delle piattaforme (ad esempio i rider). Non puoi competere facendo finta che i tuoi lavoratori non siano dipendenti. Non puoi competere con un algoritmo che vuole sfruttare i lavoratori. Non puoi competere, tentando di attaccare il sindacato e di creare sindacati gialli".