AGI - Le truppe israeliane hanno sparato contro il quartier generale dell'Unifil a Naqoura, nel sud del Libano, due caschi blu dell'Onu sono rimasti leggermente feriti. Lo ha riferito Al Jazeera, citando una fonte delle Nazioni Unite, secondo la quale nel mirino è finita una torretta di guardia.
L'agenzia di stampa Reuters, citando una fonte dell'Onu, ha riferito che "le truppe israeliane hanno aperto il fuoco contro tre postazioni dell'Unifil nel sud del Libano. Nel mirino è finita la base principale dei caschi blu dell'Onu a Naqoura".
Crosetto convoca ambasciatore israeliano in Italia
“Già dalle prime ore di questa mattina - spiega Crosetto - ho contattato il Ministro della Difesa Israeliano, Yoav Gallant, per protestare con lui e ricordargli in modo fermo che quanto sta avvenendo nei pressi delle basi italiane di Unifil nel Sud del Libano e, in generale, verso il contingente Unifil a partire dagli spari contro il quartier generale di Unifil è, per me e per il governo italiano, inaccettabile. Anche se ho ricevuto garanzie sulla massima attenzione alla sicurezza del personale militare ho ribadito che deve essere scongiurato ogni possibile errore che possa mettere a rischio i soldati, italiani e di Unifil. Nell’ambito delle mie prerogative, oggi pomeriggio, ho convocato anche l’ambasciatore di Israele in Italia con cui ho fermamente protestato chiedendogli di rappresentare formalmente al Ministro della Difesa ed al Capo delle Forze Armate Israeliane che quanto sta accadendo nel Sud del Libano, verso il contingente, il quartier generale e, in particolare, verso le basi italiane di UNIFIL non è assolutamente ammissibile, oltre che in netto contrasto al Diritto Internazionale e in aperta violazione della Risoluzione 1701”.
“In merito agli incidenti presso le basi UNIFIL 1-31 e 1-32A”, aggiunge il ministro, “nessun militare italiano è stato coinvolto. Ieri, in serata, militari regolari dell’IDF avevano neutralizzato alcuni componenti del sistema di video sorveglianza presso la base 1-31, il sistema di illuminazione e un ripetitore radio presso la base 1-32A con il tiro di armi portatili. Stamattina, poi, alcuni colpi di armi portatili hanno colpito l’interno della base 1-31, su cui è seguito il sorvolo di un drone. La situazione è attualmente sotto controllo, il personale è in sicurezza. Tuttavia, questi incidenti sono intollerabili, devono essere accuratamente e decisamente evitati. Per tali motivi ho protestato con il mio omologo israeliano e con l’ambasciatore di Israele in Italia".
"Stamane ho trasmesso una comunicazione formale alle Nazioni Unite per ribadire l’inaccettabilità di quanto sta accadendo nel Sud del Libano e per assicurare la piena e costruttiva collaborazione dell'Italia a tutte le iniziative militari volte a favorire una de-escalation della situazione e il ripristino del diritto internazionale. La sicurezza dei militari italiani schierati in Libano rimane una priorità assoluta per me e per tutto il Governo Italiano, affinchè i Paecekeeper italiani continuino la loro opera di mediazione e di sostegno alla Pace e alla stabilità del Libano e dell’intera regione”, conclude Crosetto.