AGI - Dopo un anno Gaza rimane un campo di battaglia e il Qatar si trova in una posizione unica e precaria: sia alleato che mediatore tra le potenze in conflitto nella regione. Grazie ai legami con Hamas, Israele e Stati Uniti, Doha continua a destreggiarsi tra le linee di faglia più pericolose della regione, svolgendo un ruolo fondamentale nei colloqui volti a prevenire un'ulteriore escalation. L'ascesa del Qatar come mediatore non è avvenuta da un giorno all'altro. Tutto ebbe inizio quando lo sceicco Hamad bin Khalifa Al Thani prese il potere nel 1995, seguito dal lancio di Al Jazeera, che diede al piccolo stato del Golfo un'influenza fuori misura. Ma è stata la diplomazia, non i media, a consolidare la reputazione del Qatar come attore indispensabile nei conflitti regionali. "Il Qatar ha imparato presto che impegnarsi con tutte le parti, sia in conflitto che in diplomazia, era essenziale per la sua sopravvivenza e rilevanza a lungo termine", ha affermato il dottor Mehran Kamrava, professore al campus della Georgetown University in Qatar. Dal 2018, il Qatar ha inviato miliardi di dollari in aiuti a Gaza, sostenendo i servizi civili e gli stipendi di Hamas. Israele, consapevole di questi pagamenti, li ha consentiti come parte di un accordo difficile per mantenere la stabilità a Gaza. Ma dopo gli attacchi del 7 ottobre, questo rapporto si è complicato. Da allora Israele ha messo in dubbio il continuo sostegno finanziario del Qatar, soprattutto dopo la scoperta dei tunnel di Hamas che sfuggivano al rilevamento egiziano e israeliano
Sebbene alcuni aspetti del coinvolgimento del Qatar siano stati oggetto di esame accurato e secondo alcuni si siano arenati, il suo ruolo rimane indispensabile. "Anche se il panorama e' cambiato in modo significativo, il Qatar rimane un mediatore essenziale", ha affermato Taufiq Rahim, membro senior di New America. "La loro posizione unica consente loro di comunicare con tutti i partiti, incluso Hamas, e sia gli Stati Uniti che Israele fanno affidamento su quel canale". Gli sforzi del Qatar hanno anche migliorato le relazioni con l'Egitto. I due paesi erano in disaccordo sin dalla cacciata dei Fratelli Musulmani al Cairo nel 2013, ma il conflitto di Gaza li ha avvicinati. "L'Egitto comprende il valore del Qatar come mediatore, in particolare considerati i legami di Doha con Hamas e gli Stati Uniti", ha affermato il dottor Said Sadek, sociologo politico presso l'Universita' di Scienza e Tecnologia Egitto-Giappone. I due paesi ora si coordinano sui negoziati per il cessate il fuoco, riflettendo come la mediazione del Qatar si estende oltre i soli Israele e Hamas. Oltre alla diplomazia, il Qatar ha fornito significativi aiuti umanitari a Gaza. Tra il 2012 e il 2021, ha stanziato 1,49 miliardi di dollari in aiuti, inclusi cibo, medicine ed elettricita', in coordinamento con Israele, Stati Uniti e Nazioni Unite. Questi aiuti miravano a ridurre le carenze a Gaza derivanti da quello che allora era il blocco parziale di Israele e a sostenere i servizi civili, con pagamenti mensili a 100.000 famiglie e finanziamenti per insegnanti e medici per aiutare a stabilizzare le infrastrutture della regione.