Tuttavia, uno sguardo più attento mostra che sono in realtà meticolosamente dipinte a mano con acrilici e “hanno richiesto molto tempo e sforzi per essere create”, secondo il museo.
Froukje Budding, portavoce del museo LAM di Lisse, nei Paesi Bassi occidentali, ha dichiarato all'AFP che le opere d'arte vengono spesso lasciate in luoghi insoliti, da qui l'esposizione in ascensore.“Cerchiamo sempre di sorprendere il visitatore”, ha detto.
La curatrice Elisah van den Bergh è tornata da una breve pausa e ha notato che le lattine erano sparite e le ha recuperate da un sacchetto della spazzatura proprio nel momento in cui stavano per essere buttate via.
“Ora abbiamo collocato l'opera in un luogo più tradizionale, su un basamento, in modo che possa riposare dopo la sua avventura”, ha detto Budding. Ha sottolineato che non c'è “alcun rancore” nei confronti del meccanico, che aveva appena iniziato a lavorare al museo. “Stava solo facendo il suo lavoro”, ha detto.
“Esponendo le opere d'arte in luoghi inaspettati, amplifichiamo questa esperienza e teniamo i visitatori sulle spine”, ha detto Sietske van Zanten, direttore del museo Lam.
Tenendo conto di ciò, è improbabile che le lattine rimangano a lungo sul loro tradizionale basamento”, ha detto Budding. “Dobbiamo pensare bene a un luogo attento dove collocarle in seguito”, ha detto.
L'incidente è l'ultimo di una lunga serie di episodi sfortunati accaduti a opere d'arte in gallerie e musei. Nel 2023 un uomo che diceva di avere fame ha mangiato una banana che era stata attaccata al muro come parte di un'installazione dell'artista italiano Maurizio Cattelan in una galleria di Seoul.
Nel 2011, in Germania, un addetto alle pulizie troppo zelante ha rovinato un'opera d'arte moderna del valore di 690.000 sterline dopo averla scambiata per un pugno di ferro da pulire.
La scultura dell'artista tedesco Martin Kippenberger, considerato uno degli artisti più talentuosi della sua generazione fino alla sua morte nel 1997, era stata prestata all'Ostwall Museum di Dortmund quando è caduta vittima della spugna dell'addetto alle pulizie.