AGI - L'esercito libanese ha risposto al fuoco israeliano per la prima volta da un anno a questa parte in quella che è una nuova escalation del conflitto israelo-palestinese. Lo hanno comunicato le forze armate di Beirut. L'esercito ha risposto a fuoco dopo che un secondo soldato è stato ucciso. “Un soldato è stato ucciso dopo che il nemico israeliano ha preso di mira una postazione dell'esercito nella zona di Bint Jbeil, nel sud, e il personale della postazione ha risposto alle fonti di fuoco”, si legge in un comunicato.
Almeno sei persone sono rimaste uccise e sette ferite in un attacco aereo israeliano su Beirut che ha preso di mira un edificio nel cuore della città. Nel raid, che ha interessato la zona di Bachoura, è stato colpito un palazzo che ospitava un centro di soccorso di Hezbollah. In seguito all'attacco, l'esercito israeliano ha emesso un nuovo ordine di evacuazione per cinque edifici della periferia sud di Beirut. "Siete vicini a installazioni e interessi legati a Hezbollah, contro i quali l'esercito israeliano agirà nel prossimo futuro", è stato l'avvertimento rivolto agli abitanti.
Tsahal ha anche reso noto che due droni hanno fatto scattare stanotte le sirene d'allarme a Bat Yam, città a sud di Tel Aviv. Uno dei velivoli è stato intercettato dall'aeronautica israeliana, mentre l'altro ha impattato in un'area aperta e non si registrano feriti o danni. La giornata di ieri era stata segnata da una incursione di terra delle truppe israeliane nel sud del Libano che ha provocato battaglie con i miliziani di Hezbollah, nel corso delle quali hanno perso la vita otto soldati di Tsahal.
Sempre ieri, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato che non sosterrebbe un attacco israeliano agli impianti nucleari iraniani. "La risposta è no", ha detto Biden ai giornalisti quando gli è stato chiesto se avrebbe sostenuto un simile attacco. "Noi del G7 siamo d'accordo sul fatto che hanno il diritto di rispondere, ma devono farlo in modo proporzionato", ha aggiunto.
Colpiti 200 "obiettivi" in 24 ore
L'esercito israeliano (Idf) ha dichiarato di aver ucciso una sessantina di combattenti Hezbollah in una serie di attacchi aerei in Libano, tra cui uno contro un edificio municipale nella città di Bint Jbeil (nel Sud), che secondo Israele veniva utilizzato come deposito di armi e nel quale furono uccisi 15 miliziani.
In totale, le forze israeliane hanno affermato di aver colpito nelle ultime 24 ore circa 200 "obiettivi" di Hezbollah in territorio libanese, tra cui infrastrutture militari, combattenti, depositi di armi e punti di osservazione. Hanno inoltre riferito che gli aerei dell'aeronautica sono riusciti a uccidere diversi militanti che avevano attaccato le truppe nel Sud del Libano.
Hezbollah: "E' solo il primo round"
Hezbollah ha abbastanza combattenti, armi e munizioni per respingere Israele. Lo ha detto il capo dell'ufficio stampa, Mohammad Afif, secondo quanto riporta Al Jazeera.
"Assicuriamo al nemico che questo è solo il primo round", ha affermato Afif ai giornalisti nel sud del Libano, aggiungendo che il Partito di Dio è pronto a "sacrificare il proprio sangue e la propria anima per la nostra patria per la grazia di Dio".
"Quello che è successo a Maroun al-Ras e in altre zone, inclusa Odaisseh, non è stato altro che la punta dell'iceberg". Inoltre, Afif ha affermato che la superiorità aerea di Israele "si trasformerà in perdite sul terreno".
Morto un cittadino americano
Un cittadino americano, Kamel Ahmad Jawad, è stato ucciso negli attacchi israeliani di ieri nel sud del Libano. Lo hanno reso noto la figlia della vittima e una deputata al Congresso con post su Instagram, mentre l'esercito israeliano continua le operazioni oltre confine. L'Idf ha esortato i residenti a non tornare alle loro case, il giorno dopo che almeno 46 persone sono state uccise e altre 85 sono rimaste ferite nei bombardamenti, secondo quanto riferito dal Ministero della sanità libanese, nella regione di Al Nabatiye, nella valle della Bekaa e a Baalbek, nel nord-est del Paese.
Colpito un deposito di armi in Siria
Un deposito di armi vicino alla città portuale siriana di Lattakia è stato colpito in un raid israeliano durante la notte.
Secondo la radio filogovernativa Sham FM, le difese aeree siriane hanno ingaggiato "obiettivi" sul mare nell'area di Lattakia e che i vigili del fuoco stavano lavorando per spegnere un incendio nella città costiera di Jableh, poco più a sud.
I media dell'opposizione in Siria hanno riferito che l'obiettivo dell'attacco era un deposito di armi e sui social sono apparsi video che documenterebbero le conseguenze dell'attacco.
Le forze israeliane hanno di recente annunciato di essere impegnate a impedire le spedizioni di armi dall'Iran a Hezbollah in Libano, che spesso vengono consegnate attraverso la Siria.