AGI - L'esercito israeliano ha effettuato un attacco contro il quartier generale del gruppo militante libanese Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut. Lo riferisce il portavoce militare Daniel Hagari in un comunicato televisivo. "Le Idf hanno effettuato un attacco preciso contro il quartier generale centrale dell'organizzazione terroristica Hezbollah nascosto sotto gli edifici residenziali nel cuore del quartiere Dahieh di Beirut" scrive l'esercito su X.
Il primo ministro Benjamin Netanyahu è uscito nel bel mezzo di un briefing con i giornalisti israeliani, dopo il suo discorso alle Nazioni Unite, dopo essere stato avvertito di un attacco a Beirut delle forze armate. Il suo segretario militare, il maggiore generale Roman Gofman, gli aveva sussurrato qualcosa all'orecchio, riporta Times of Israel, pochi minuti prima che interrompesse il briefing e se ne andasse con i suoi consiglieri.
Israele colpirà Hezbollah a Beirut nelle prossime ore
L'esercito israeliano afferma che intende colpire le "capacità strategiche" di Hezbollah nel cuore della roccaforte di Beirut nelle prossime ore.
Il portavoce delle IDF, Daniel Hagari, ha affermato che nelle prossime ore l'esercito attaccherà le "capacita' strategiche" che Hezbollah ha seppellito sottoterra a Dahiyeh, a Beirut.
Blinken, seguire la strada della diplomazia
Gli Stati Uniti credono ancora che sia possibile una soluzione diplomatica in Medio Oriente, ha affermato il Segretario di Stato Antony Blinken, poche ore dopo l'attacco israeliano in Libano che ha preso di mira il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah. "La strada verso la diplomazia può sembrare difficile da vedere in questo momento, ma è lì e, a nostro giudizio, è necessaria. Continueremo a lavorare intensamente", dice Blinken in una conferenza stampa.
Il ministro degli Esteri Usa sostiene che le scelte che tutte le parti in Medio Oriente faranno nei prossimi giorni determineranno la direzione che la regione prenderà e avranno profonde conseguenze per gli anni a venire, sottolineando al contempo che Washington ha chiarito di credere che la strada da seguire sia la diplomazia, non il conflitto.
Il Regno Unito invita concittadini a lasciare immediatamente Libano
Il Foreign Office del Regno Unito ha esortato i cittadini britannici presenti in Libano ad andarsene il prima possibile.
In una dichiarazione, il Foreign Office ha consigliato ai britannici di prendere il primo volo disponibile e ha affermato che sono in corso sforzi per aumentarne la capacità.
Iran, "Punizione appropriata" per Israele
L'Ambasciata iraniana in Libano afferma che il grande attacco di Israele alla periferia sud di Beirut rappresenta una "pericolosa escalation che cambierà le carte in tavola" e che "porterà al suo autore una punizione appropriata". La dichiarazione della rappresentanza diplomatica iraniana in Libano è stata diffusa da Al Jazeera.
In precedenza, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva detto all'Assemblea generale delle Nazioni Unite che il "lungo braccio di Israele" può raggiungere i "tiranni di Teheran" ovunque in Iran e in Medio Oriente.
Pentagono, nessun preavviso per gli attacchi
Gli Stati Uniti non hanno ricevuto "alcun preavviso" per gli attacchi israeliani a Beirut. Lo ha dichiarato un vice portavoce del Pentagono, Sabrina Singh, precisando che "gli Stati Uniti non erano coinvolti in questa operazione e non avevamo alcun preavviso". La stessa fonte ha invece affermato che il Segretario alla Difesa degli Usa, Lloyd Austin, ha parlato con il suo omologo israeliano, Yoav Gallant, "mentre l'operazione era già in corso".
Due morti e 76 feriti nell'attacco
Secondo un primo bilancio diffuso dal ministero della Salute libanese, due persone sono state uccise e 76 ferite nell'imponente attacco aereo israeliano contro il quartiere generale di Hezbollah a Beirut.
Ritorno anticipato premier Netanyahu da New York
L'ufficio del premier israeliano ha annunciato il rientro anticipato in Israele di Benjamin Netanyahu. Netanyahu partirà da New York alle 20, ore locale. Una decisione giunta dopo il massiccio attacco a Beirut contro il quartier generale di Hezbollah.
Borrell, Sud Libano forse sta diventando una nuova Gaza
"Hamas è un'idea. È un'organizzazione terroristica ma è anche un'idea. E un'idea non si può uccidere. Si può vincere solo proponendo un'idea migliore". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, nel suo intervento al Council of foreign relations. "Senza una soluzione politica entriamo in una spirale senza fine di guerra e Gaza diventerà una seconda Somalia, e la Cisgiordania diventerà una seconda Gaza. E forse anche il Libano meridionale sta diventando un'altra Gaza, diventando il campo di battaglia dello scontro tra Israele e Iran, e ciò comporta due rischi importanti", ha spiegato.
"Il primo è mettere a rischio la normalizzazione delle relazioni tra gli arabi e gli israeliani. È stato un grande vantaggio, un grande salto per fare la pace tra gli arabi e Israele", ha evidenziato.
"Questi sono oggi in pericolo, anche le relazioni arabo-israeliane sono in pericolo, in particolare con Egitto e Giordania. E certamente sta posticipando la normalizzazione con i sauditi. E il secondo rischio è l'intensificazione della guerra tra Israele e Iran tramite Hezbollah gli Houthi. Gli Houthi non sono più una tribu' sulle montagne dello Yemen che usa razzi vecchio stile. Sono molto meglio addestrati, molto meglio equipaggiati", ha ammonito Borrell.
Premier Libano, da Israele guerra "genocidaria"
Il primo ministro libanese Najib Mikati ha esortato la comunità internazionale a "fermare" Israele dal condurre una "guerra genocidaria" contro il Libano. Il suo appello è stato diffuso poco dopo il violento attacco israeliano alla periferia sud di Beirut. "Questa nuova aggressione israeliana dimostra che al nemico israeliano non importa di tutti gli sforzi internazionali e gli appelli a un cessate il fuoco", ha affermato Mikati da New York, in una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio.
Onu, escalation in Libano è catastrofica
L'escalation degli attacchi israeliani in Libano è "catastrofica", e il Paese sta affrontando il suo periodo più mortale da anni. Lo ha dichiarato il coordinatore umanitario Onu in Libano, Imran Riza. "Stiamo assistendo al periodo più mortale in Libano da una generazione e molti esprimono il timore che questo sia solo l'inizio", ha avvertito in un'audizione a Ginevra.
25 morti nei raid di Israele
Il ministro della Salute libanese Firass Abiad ha riferito che 25 persone sono state uccise negli attacchi israeliani in Libano a partire dalle prime ore di oggi. Da parte loro le forze armate israeliane hanno annunciato di aver colpito decine di depositi di armi di Hezbollah, lanciarazzi innescati ed edifici utilizzati dal gruppo filo-iraniano a Sidone, Nabatieh e altre aree del Libano meridionale. Finiti nel mirino dei caccia anche diversi lanciarazzi a Haddatha, nel Libano meridionale, utilizzati per attacchi contro la città di Tiberiade, nel nord di Israele.