AGI - Ibrahim Aqil, il comandante di Hezbollah ucciso a Beirut dall'esercito israeliano, era uno dei leader più importanti del gruppo armato libanese sostenuto dall'Iran. Conosciuto anche come Tahsin e sopravvissuto a molteplici attentati, Ibrahim Aqil era un veterano di Hezbollah, a capo dell'unità delle forze speciali Radwan impegnate in prima linea nel sud del Libano nella guerra contro Israele. Per lo Stato ebraico e gli Stati Uniti era un "terrorista". Washington aveva posto su di lui una taglia da 7 milioni di dollari per il presunto coinvolgimento in attentati attribuiti a Hezbollah contro l'ambasciata americana a Beirut nell'aprile del 1983. Sin dagli anni '80, quando Hezbollah fu fondato col sostegno decisivo dell'allora neonato Iran rivoluzionario, Aqil era un membro chiave delle prime cellule del partito armato libanese anti-israeliano. A fine luglio Israele ha ucciso un altro membro del Consiglio della Jihad di Hezbollah, Fuad Shukr, in un altro attacco aereo su un edificio a Dahiya, un sobborgo meridionale di Beirut. Ex funzionari statunitensi hanno definito Shukr, come Aqil, uno dei piu' alti dirigenti militari di Hezbollah e un confidente di Hassan Nasrallah.
Le forze armate israeliane, tuttavia, non mirano ad aumentare le tensioni nella regione dopo aver effettuato un attacco aereo a Beirut in cui è morto un comandante di spicco di Hezbollah. "Non puntiamo a un'escalation generalizzata nella regione. Stiamo operando in linea con gli obiettivi definiti della guerra e continueremo a farlo", ha affermato il portavoce dell'Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari. La rete Al-Jazeera, infine. ha riferito da una fonte di sicurezza libanese che l'attacco israeliano nel distretto di Dahieh a Beirut era mirato a un incontro della della Forza Radwan. Secondo la notizia, piu' di 20 persone erano presenti all'incontro che si è svolto due piani sottoterra. Gli Stati Uniti confermano di non essere stati informati in anticipo del piano di Israele di colpire un comandante di spicco di Hezbollah a Beirut. Lo dice il portavoce per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. "Non sono a conoscenza di alcuna pre-notifica di quegli attacchi", ha detto Kirby, ma questo "non è atipico".
L'attacco di Israele in Libano
Sono dodici le persone uccise nel raid israeliano nella periferia sud di Beirut. Lo riporta il ministero della Sanità libanese che parla anche di 66 feriti, "di cui nove in condizioni critiche". Israele afferma di aver eliminato una decina di comandanti di Hezbollah, compreso Ibrahim Aqil.
Il ministro degli Esteri libanese, Abdallah Bouhabib, ha affermato al Consiglio di Sicurezza dell'Onu che Israele deve essere ritenuto responsabile per gli attacchi "incomprensibili" che hanno ucciso civili libanesi. "Nessuno in questo mondo è più al sicuro dopo gli attacchi elettronici che sono stati condotti di recente in Libano. Sono stati attacchi insondabili. Hanno causato - prosegue Bouhabib - il ferimento di migliaia di civili innocenti, tra cui bambini, donne e anziani. Se questo attacco terroristico non verrà condannato dal vostro Consiglio, e se non metterete all'indice l'autore, se non lo scoraggerete, non lo condannerete e non lo costringerete a fermare tali aggressioni, la credibilità di questo Consiglio, del diritto internazionale e del diritto dei diritti umani saranno in gioco. Accettare quanto accaduto equivale ad aprire il vaso di Pandora".
Anche il ministero degli Esteri iraniano ha condannato l'attacco aereo israeliano. "Il brutale e feroce attacco aereo del regime sionista su Beirut è una grave violazione del diritto e dei regolamenti internazionali, nonché una violazione della sovranità, dell'integrità territoriale e della sicurezza nazionale del Libano", ha affermato in una nota il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran Nasser Kanani.