AGI - Le autorità talebane di Kabul e il governo del Turkmenistan hanno celebrato in pompa magna la fine dei lavori del maxi gasdotto in territorio turkmeno e il lancio del cantiere in terra afghana. Il gasdotto Tapi - Turkmenistan-Afghanistan-Pakistan-India - è un megaprogetto da almeno 10 miliardi di dollari dovrebbe consentire di trasportare, su oltre 1.800 chilometri, 33 miliardi di metri cubi di gas naturale all'anno, estratto da Galkynysh, nel sud-est del Turkmenistan. È uno dei giacimenti più grandi del mondo e sarebbe il primo in termini di riserve. Concepito negli anni '90, il gasdotto è stato a lungo ritardato dai conflitti mortali in Afghanistan, dall'insicurezza regionale e dalle tensioni tra i paesi partner. L'impianto Tapi, di cui circa 800 km (o il 40% della sua lunghezza) si svolgerà in Afghanistan, dovrà attraversare le città afghane di Herat (ovest) e Kandahar (sud), poi Quetta nel sud-ovest del Pakistan, prima di arrivare alla città indiana di Fazilka, nel Punjab. "Questo progetto andrà a beneficio non solo delle economie dei paesi partecipanti, ma anche dei paesi di tutta la regione", ha detto in diretta video il presidente turkmeno Serdar Berdimuhamedow durante la cerimonia a Islim Cheshma, dove l'Afghanistan era rappresentato dal suo primo ministro Hassan Akhund.
L'inaugurazione, alla quale hanno partecipato anche molti alti funzionari talebani, è stata l'occasione per dare il via contemporaneamente a diversi progetti bilaterali presentati in diretta video su uno schermo gigante e per applaudire: una linea in fibra ottica fino a Herat, una linea elettrica e l'inaugurazione di un ponte ferroviario. Sempre sul versante turkmeno, ma al "punto zero" del confine, si e' svolta in contemporanea anche una cerimonia durante la quale il cilindro del gasdotto proveniente dal Turkmenistan è stato unito a quello che inizia il tratto afghano nella provincia di Herat. Molti alti funzionari di entrambi i Paesi hanno partecipato a quest'ultima inaugurazione simbolica e hanno tenuto discorsi in cui esaltavano la cooperazione tra i due paesi. "Il nostro popolo sognava questo progetto da 33 anni", ha dichiarato il portavoce del governo talebano Zabihullah Moujahid, "oggi iniziano le operazioni da parte afghana".
Per il governo talebano, tornato al potere da tre anni, il progetto del gasdotto Tapi è di gran lunga il più importante fino ad oggi. La provincia di Herat (ovest), dove iniziano i lavori, ha dichiarato festivo questo mercoledì per ricordare l'evento. L'omonima capitale era adornata con grandi manifesti celebrativi del Tapi. Il gasdotto dovrebbe consentire all'Afghanistan, il cui governo non è ufficialmente riconosciuto da nessun paese, di svolgere un ruolo importante come collegamento tra l'Asia centrale e l'Asia meridionale, partecipando al contempo alla cooperazione regionale. In un Paese minato dalla disoccupazione, Tapi "darà lavoro a circa 12.000 afghani", ha detto il portavoce del governo. La maggior parte del gas turkmeno è destinato al Pakistan e all'India, Paesi con grandi bisogni energetici: ciascuno di essi deve ricevere il 42% delle forniture di gas e l'Afghanistan il 16%. Secondo la stampa afghana, Kabul deve riscuotere lucrative tariffe di transito pari a circa 500 milioni di dollari all'anno. Né i funzionari afghani né quelli turkmeni hanno pero' fornito dettagli sui finanziamenti e sulla data prevista per la messa in servizio del Tapi. L'Afghanistan, pur essendo ancora penalizzato dalle sanzioni economiche e finanziarie occidentali, sta cercando di rilanciare progetti ambiziosi in particolare nel settore energetico, minerario e infrastrutturale, che erano rimasti paralizzati dalle guerre.