AGI - "Non sarà solo un governo di destra. Ci saranno persone della mia famiglia politica (forse anche ministri uscenti) e ci sarà anche gente di sinistra, ma non farò il casting oggi". Lo ha detto il premier Michel Barnier nella sua intervista a Tf1. Barnier ha proseguito: "Non sono mai stato settario, dobbiamo aprire la porta e aprire il tavolo a tutti coloro che lo desiderano". Per Barnier "è necessario discutere con tutti i gruppi politici".
Tuttavia, ha affermato di non aver avuto finora colloqui con Marine Le Pen, anche se Rassemblement National ha svolto il ruolo di arbitro nella nomina di Barnier, non minacciandolo di sfiducia immediatamente. "Non ho nulla o poco in comune con le tesi, le teorie di RN", ha affermato di fronte alle critiche, soprattutto da sinistra.
Alla domanda se intenda intraprendere una riforma della legge elettorale in senso proporzionale, Michel Barnier ha risposto che "nulla lo vieta". Ha detto la stessa cosa anche sulla volontà di "maggiore giustizia fiscale". Il nuovo primo ministro ha inoltre dichiarato che "aprirà il dibattito" per un "miglioramento" della riforma delle pensioni, "per le persone più vulnerabili".
Su RN Barnier ha aggiunto: "Sono 11 milioni i francesi che hanno votato RN, e i loro voti contano".
Per il nuovo premier "c’è sempre la sensazione che i flussi migratori non siano controllati. E li controlleremo con misure concrete". Sul debito pubblico, Barnier ha detto: "Siamo stanchi di firmare assegni in bianco il cui costo passa alla generazione successiva".