AGI - Papa Francesco saluta il popolo indonesiano, alla vigilia della sua partenza per la Papua Nuova Guinea, seconda tappa del suo 45esimo viaggio apostolico internazionale in Asia e Oceania. In 100 mila lo accolgono, assiepati nei due stadi del complesso sportivo polifunzionale di Giacarta, il Gelora Bung Karno, per la messa celebrata in memoria di Santa Teresa di Calcutta. "Non stancatevi di sognare e costruire ancora una civilta' della pace! Osate sempre il sogno della fraternità che è un vero tesoro, fra voi!", esorta il Pontefice nella sua omelia.
"Sulla Parola del Signore vi incoraggio a seminare amore, a percorrere fiduciosi la strada del dialogo, a praticare ancora la vostra bonta' e gentilezza col sorriso tipico che vi contraddistingue. Vi hanno detto che voi siete un popolo sorridente? Non perdere il sorriso, per favore, e andare avanti! E siate costruttori di speranza", aggiunge. Rimarcando che "in mezzo allo stordimento e alla vanità delle parole umane" l'unica "bussola" è la Parola di Dio che ci riporta al significato autentico della vita, Francesco invita a staccarsi "dalle rive stagnanti delle cattive abitudini, delle paure e delle mediocrità, per osare una nuova vita". E a braccio mette in guardia: "La mediocrità piace al diavolo, entra lì e ci rovina". Per costruire una società più giusta occorre "andare avanti sulla via della pace e del dialogo" e "per favore - prosegue a braccio - non restate prigionieri dei fallimenti" e invita i presenti a un momento di riflessione in silenzio.
Il Papa indica due atteggiamenti fondamentali che permettono di diventare discepoli di Gesù: "ascoltare la Parola e vivere la Parola". No quindi all'indossare un "abito di una religiosità esteriormente perfetta". Il primo compito del discepolo non è "fare cose straordinarie o impegnarsi in imprese grandiose" ma "sapersi mettere in ascolto dell'unica Parola che salva, quella di Gesu'". Da essa occorre farsi "interrogare, scuotere e cambiare" e allo stesso tempo viverla, perchè solo così si può evitare di essere "ascoltatori vani che illudono se stessi", che sentono solo con le orecchie senza cambiare "il modo di pensare, di sentire, di agire".
Occorre quindi "gettare con coraggio le reti del Vangelo in mezzo al mare del mondo", prendere il largo nonostante le tentazioni che portano a lasciar stare. "Siate costruttori di pace", è l'esortazione che Francesco lancia agli indonesiani ringraziandoli per "la squisita accoglienza" riservatagli durante la visita. E poi: "Fate chiasso!". Un Chiasso gioioso nel predicare il Vangelo, come, afferma, si racconta negli Atti degli Apostoli che avvenne a Gerusalemme nel giorno di Pentecoste. Domani alle 9:45 (le 4:45 in Italia) Papa Francesco partirà alla volta di Port Moresby, dopo la cerimonia di congedo prevista all'aeroporto di Giacarta. L'atterraggio nella capitale della Papua Nuova Guinea è alle 18:50 (le 10:50 in Italia).