AGI - Una persona è stata uccisa nel corso di una sparatoria nei pressi del Centro di documentazione nazista nel centro di Monaco di Baviera, nella zona di Karolinenplatz. Secondo fonti della polizia citate dalla Suddeutsche Zeitung si tratta di un uomo che aveva attaccato il centro e che è stato colpito a morte degli agenti. Non risulta che nell'aggressione fossero coinvolte altre persone. L'area, in cui si trova anche il Consolato Generale israeliano, è stata transennata.
La polizia non ha confermato la morte dell'aggressore, che intorno alle 9 ha sparato due colpi di arma da fuoco. Il luogo dell'attacco, scrive la Sueddeutsche Zeitung, è storicamente particolare e delicata anche dal punto di vista della sicurezza: il Centro di documentazione nazista si trova tra Brienner Strasse e Karolinenplatz ed è stato costruito sulle rovine della cosiddetta Casa Marrone, l'ex quartier generale del partito nazionalsocialista, ed è stato inaugurato nel 2015. Il consolato generale israeliano si è trasferito li' vicino nel 2015, in un edificio per uffici appartenente al Free State, precedentemente occupato dall'amministrazione statale della lotteria e poi convertito per le esigenze del consolato.
Una decisione che all'epoca fece scalpore: 70 anni dopo l'Olocausto, l'ufficio di rappresentanza di Israele si stabiliva nel mezzo del vecchio quartiere nazista, costruito attorno alla sede del partito. Entrambi gli edifici, a causa del loro rischio, necessitano di una protezione speciale, che dovrebbe essere garantita dalla polizia bavarese e, nel caso del consolato generale, anche dalle forze di sicurezza israeliane.
Alla fine di maggio il consolato generale israeliano era stato bersaglio di un attentato: nella notte, ignoti avevano lanciato un finto ordigno esplosivo oltre la recinzione protettiva della sede consolare. Secondo la polizia si trattava di "una bottiglia di plastica che assomigliava a una molotov" che all'interno aveva un proiettile. Oggi, inoltre, è l'anniversario dell'attentato olimpico di Monaco: 52 anni fa i terroristi palestinesi di Settembre Nero attaccarono la squadra olimpica israeliana nei suoi alloggi. Alla fine della crisi, nella fallita operazione di liberazione della base aerea di Fuerstenfeldbruck, morirono undici israeliani, oltre a un agente di polizia tedesco.