AGI - È iniziato in Israele lo sciopero generale, annunciato ieri dalla Federazione del lavoro dell'Histadrut, per fare pressione sul governo affinché faccia di più per raggiungere un accordo dopo che i corpi di sei ostaggi assassinati sono stati recuperati da un tunnel a Rafah.
Decine di manifestanti, secondo quanto riporta Times of Israel, hanno bloccato Ibn Gvirol Street a Tel Aviv chiedendo al governo di raggiungere un accordo per liberare gli ostaggi tenuti da Hamas nella Striscia di Gaza. Altri dimostranti si sono radunati a Shilat Junction vicino a Modi'in e hanno bloccato una strada nella città settentrionale di Rosh Pina.
Nella notte, secondo quanto riporta il Jerusalem Post, nel corso di una grande manifestazione indetta dalle famiglie delle persone rapite, la polizia ha arrestato 29 dimostranti in seguito a una protesta illegale sulla Ayalon Highway.
La procura di Stato in Israele ha presentato una petizione al Tribunale del lavoro affinché si pronunci contro lo sciopero. Lo riporta Times of Israel. La petizione chiede al tribunale di decidere che "lo sciopero annunciato dal presidente dell'Histadrut, riguardante tutti i dipendenti dello Stato, non è uno sciopero per una controversia collettiva di lavoro, ed è, pertanto, uno sciopero politico".
Lo sciopero all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv potrebbe essere esteso oltre le 10 del mattino nonostante le forti pressioni del governo per riprendere le operazioni. Lo ha riferito Channel 12, citando funzionari dello scalo. Al momento, i voli non partono dall'aeroporto e i bagagli non vengono caricati sugli aerei.
Un funzionario della Histadrut, il potente sindacato israeliano, ha riferito all'emittente tv che si sta valutando di estendere a domani lo sciopero generale indetto per sostenere le pressioni delle famiglie degli ostaggi sul governo affinché si raggiunga immediatamente un accordo per la liberazione dei loro cari.