AGI - L'amministrazione Biden ha accusato il ministro della Sicurezza nazionale israeliano e leader dell'estrema destra Itamar Ben-Gvir di "seminare caos" e "minare la sicurezza di Israele". A scatenare la reazione di Washington è stata l'ultima uscita del leader di Otzma Yehudit sull'ipotetica costruzione di una sinagoga sulla Spianata delle Moschee, il Monte del Tempio per gli ebrei, luogo sacro per entrambe le religioni ed epicentro di forti tensioni a Gerusalemme. Una simile iniziativa "dimostrerebbe un palese disprezzo per lo status quo storico dei luoghi santi di Gerusalemme", ha affermato il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller. "Le continue dichiarazioni e azioni sconsiderate di questo ministro non fanno che seminare caos e aggravare le tensioni in un momento in cui Israele deve restare unito contro le minacce dell'Iran e dei suoi alleati, tra cui Hamas e Hezbollah. Esse minano direttamente la sicurezza di Israele", ha aggiunto.
Secondo il Times of Israel, lo scorso giugno l'amministrazione Biden aveva discusso l'idea di sanzionare sia Ben Gvir che il ministro delle Finanze e altro leader dell'estrema destra israeliano Bezalel Smotrich, ma alla fine era stata respinta. "Gli Stati Uniti riaffermano il loro impegno per la preservazione dello storico status quo nei luoghi sacri di Gerusalemme e continueranno a opporsi a misure unilaterali controproducenti per il raggiungimento della pace e della stabilità e che compromettono la sicurezza di Israele", ha proseguito il portavoce del dipartimento di Stato, ricordando che "l'ufficio del primo ministro Netanyahu ha chiarito che le azioni e le dichiarazioni del ministro Ben Gvir" sul Monte del Tempio "sono in contrasto con la politica del governo di Israele".