AGI - Boeing, colosso mondiale e partner storico delle missioni della Nasa, avrà bisogno del suo rivale "emergente" - la SpaceX, del Tycoon Elon Musk - per fare tornare sulla Terra i due astronauti americani bloccati dal 5 di giugno sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). I problemi tecnici della Starliner, la nuova navicella sviluppata da Boeing, con massicci investimenti, per trasportare equipaggi in orbita, diventano oggi l'emblema del "grande imbarazzo", hanno sottolineato Oltreoceano numerosi commentatori. "Un'azienda storica che ha bisogno dell'aiuto di Elon Musk (praticamente un "parvenu" dell'aerospaziale) non può certo essere una notizia gradita a Crystal City" (Virginia), sede delle prime tre divisioni di Boeing, uno dei maggiori produttori aerospaziali del mondo.
Una brutta notizia in un momento difficile
Il recente annuncio della Nasa - dopo giorni di speculazioni sul fatto che Boeing non stava dando a Houston le "rassicurazioni necessarie" per far tornare a casa i due astronauti con la navicella Starliner (la stessa che li aveva portati sulla ISS) - "rappresenta un duro colpo, persino un'umiliazione", per Boeing, partner storico dell'agenzia spaziale americana. La notizia, "non poteva arrivare in un momento peggiore per Boeing", ha aggiunto ai microfoni di Afp Erik Seedhouse, professore della Embry-Riddle Aeronautical University, rammentando che la reputazione di cui ha goduto Boeing per decenni è stata seriamente erosa da una serie di malfunzionamenti e da due incidenti mortali avvenuti negli ultimi anni.
Per Butch Wilmore e Suni Williams, i due astronauti americani che hanno volato verso la ISS con lo Starliner, dover tornare su un velivolo SpaceX è "molto imbarazzante", ha sottolineato l'esperto. Come lui, altri analisti del settore hanno evidenziato il danno d'immagine che la multinazionale statunitense ha subito sulla scia dell'annuncio della Nasa che, pur di far tornare i propri astronauti, è stata quasi obbligata a chiedere "un passaggio" al tycoon.
L'incidente, secondo alcuni, potrebbe anche riflettersi sui futuri contratti che la Nasa siglerà. Già in passato l'agenzia statunitense, secondo indiscrezioni, aveva preso contatto con il patron di Space X in vista di eventuali missioni spaziali. Boeing, secondo gli esperti, sia per taglia che per 'status' ha evidentemente tutte le potenzialità per risalire la chiana e riprendersi da quest'imbarazzante debacle. Nel mirino delle polemiche resta il fatto che il gruppo per sviluppare l'acclamato Starliner, la Boeing ha registrato costi in eccesso di oltre un miliardo e mezzo, causati dai ripetuti ritardi tecnici ma anche dall'aumento dei prezzi legato alla catena di approvvigionamento.