AGI - La Thailandia ha confermato che il caso di Mpox rilevato sul suo territorio in un viaggiatore proveniente dall'Africa questa settimana proviene dal ceppo africano responsabile dell'attuale epidemia. Il Dipartimento per il controllo delle malattie ha annunciato che il test di laboratorio condotto sul paziente, un europeo di 66 anni, ha confermato che è stato infettato dal ceppo Clade 1b. La persona infetta è stata messa in quarantena in ospedale. "Stiamo monitorando 43 persone che sono state a stretto contatto con il paziente e, finora, non hanno mostrato alcun sintomo, ma dobbiamo continuare il monitoraggio per 21 giorni", ha precisato il ministero competente.
Chiunque viaggi in Thailandia da 42 "paesi ad alto rischio" deve registrarsi e sottoporsi a un test all'arrivo, hanno sottolineato le autorità sanitarie locali. Tuttavia, secondo il direttore del Dipartimento per il controllo delle malattie della Thailandia, Thongchai Keeratihattayakorn, l'Mpox si diffonde molto meno rapidamente del Covid a causa dello stretto contatto necessario per la trasmissione. La recrudescenza dell'Mpox nella Repubblica Democratica del Congo, ma anche in Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda, ha spinto l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) a dichiarare un'emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale, il massimo allarme.
Il ceppo Clade 1, responsabile dell'attuale epidemia in Africa, è fatale nel 3,6% dei casi ed è particolarmente pericoloso per i bambini, secondo l'Oms. L'Mpox è una malattia virale che si diffonde dagli animali all'uomo, ma si trasmette anche attraverso uno stretto contatto fisico. La malattia provoca febbre, dolori muscolari e lesioni cutanee. Precedentemente noto come vaiolo delle scimmie, il virus è stato scoperto nel 1958 in Danimarca, in scimmie allevate per la ricerca. La Rdc ha registrato almeno 16 mila casi, tra cui 548 decessi. La Svezia è il primo paese non africano ad aver segnalato un caso di sottotipo di Clade 1b il 15 agosto.