AGI - La vicepresidente Kamala Harris accetterà la nomination come candidata presidenziale dei Democratici, e lo farà con un discorso molto atteso, soprattutto sul tema della crisi in Medio Oriente, a conclusione di quattro giorni di convention molto elettrici, emotivi, pieni di musica, di gente, luci, momenti diversi tra loro. Harris ha speso mesi a fare campagna per Joe Biden, ma in un mese, dal giorno in cui il presidente ha annunciato il suo ritiro e il sostegno alla vice, è cambiato tutto.
La precedente è stata la notte di Tim Walz, il governatore del Minnesota scelto da Kamala per correre al suo fianco. Quando si era presentato per la prima volta in Pennsylvania, Walz aveva ringraziato dal palco Harris per "aver portato gioia in questa battaglia", ed è ciò che la convention ha confermato in questi giorni. Migliaia di delegati e altre migliaia di ospiti hanno affollato lo United Center di Chicago e portato un clima da concerto o da partita dei Chicago Bulls.
Ogni intervento suscita ovazioni, cori. Ogni passaggio chiave scioglie lunghi applausi. E la cosa va spesso oltre l'evento. Dopo la conclusione della terza giornata, mentre l'arena era quasi svuotata e migliaia di persone fluivano nelle strade attorno per tornare a casa, decine di delegati e ospiti arrivati dal Minnesota, lo stato di Walz, hanno continuato a cantare e a dedicare cori al governatore. Gli addetti alla security continuavano a chiedere inutilmente di andare via. Il gruppo del Minnesota è rimasto ben oltre le undici di notte, mezz'ora dopo che era finito tutto.
Non mancano, però, le tensioni. Muslim Women for Harris-Walz ha annunciato lo scioglimento del gruppo dopo che la campagna democratica ha respinto la richiesta di dare a una palestinese americana la possibilità di andare sul palco e parlare, così come avevano potuto fare i genitori di un ostaggio israeliano ancora in mano ad Hamas.
"Non possiamo, in buona coscienza - hanno dichiarato - continuare a portare avanti il gruppo. Noi preghiamo che il Partito democratico e il team della vicepresidente Harris prendano la giusta decisione prima che questa convention si concluda. Per il bene di ognuno di noi". Il movimento di attivisti pro Gaza, che hanno raggiunto Chicago per la convention, chiede da mesi ai Democratici di mettere l'embargo alla vendita di armi a Israele e di ottenere il cessate il fuoco. Finora sono stati zitti e buoni, nella speranza di ottenere spazio. Tra i dibattiti aperti ai delegati, ce n'era uno in cui è stata data voce ai palestinesi. Ma per il movimento non basta. Cosa dirà Harris nel suo discorso è importante anche in questa chiave.
Prima di lei parleranno, tra gli altri, la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer, quello del North Carolina Roy Cooper, il leader dei diritti civili Al Sharpton e Randi Weingarten, presidente dell'American Federation of Teachers. Sul palco salirà anche la cantante Pink, cento milioni di dischi venduti in tutto il mondo, L'inno americano verrà eseguito dalle Chicks, il gruppo texano di musica country formato da tre donne: Natalie Maines, Martie Maguire e Emily Strayer. La loro sarà una presenza simbolica per le posizioni pacifiste espresse negli anni.
Nel 2003, prima dell'invasione in Iraq, la leader della band, Maines, disse che il gruppo non appoggiava la guerra e che "si vergognava di avere un presidente degli Stati Uniti che viene dal Texas". Il riferimento era a George W. Bush. I loro commenti scatenarono il boicottaggio da parte dei fans, al punto che i loro brani vennero tolti dalle programmazioni radiofoniche.
La leader del trio è la voce più liberal del gruppo: Maines si è schierata pubblicamente in difesa dei diritti delle donne e della comunita' Lgbtq+. Per la band vincitrice di 13 Grammy non sarà la prima presenza a una convention Dem: si esibirono, seppure in remoto, nel 2020, quando la convention venne limitata a causa della pandemia da Covid.