AGI - Il ministero della Salute palestinese ha reso noto che lunedì le forze israeliane hanno ucciso a colpi di arma da fuoco un palestinese nella Cisgiordania occupata, mentre l'esercito israeliano ha replicato di aver "neutralizzato" un aggressore che aveva sparato a un civile israeliano. Il ministero con sede a Ramallah, in particolare, ha spiegato che il diciottenne Tariq Ziad Abdul Rahim Daoud è stato ucciso "dai proiettili delle forze di occupazione vicino alla città di Azzun, a est di Qalqilya" nella Cisgiordania settentrionale.
Secondo l'esercito israeliano, invece, il presunto aggressore aveva "sparato a un civile israeliano" che si trovava nella città di Qalqilya, nonostante Israele proibisca agli israeliani di visitare le aree edificate palestinesi. Il civile israeliano è rimasto ferito insieme ad altri due palestinesi. "L'Idf (l'esercito israeliano) ha condotto un inseguimento del terrorista e lo ha neutralizzato nei pressi di Qalqilya", è stato poi chiarito.
L'ala politica di Hamas ha rilasciato una dichiarazione in lutto per la morte di "Tariq Daoud, comandante delle Brigate Al-Qassam nel governatorato di Qalqilya, ucciso in un vile assassinio" da parte delle forze israeliane ad Azzun. Dall'inizio della guerra Israele-Hamas nella Striscia di Gaza, scatenata dall'attacco senza precedenti di Hamas del 7 ottobre, la violenza è divampata in Cisgiordania, un territorio palestinese occupato da Israele dal 1967 e separato geograficamente da Gaza dal territorio israeliano.
Almeno 618 palestinesi sono stati uccisi lì dall'esercito israeliano o dai coloni, secondo un conteggio dell'Afp basato su dati ufficiali palestinesi. Nello stesso periodo, almeno 18 israeliani, tra cui soldati, sono stati uccisi in attacchi palestinesi in Cisgiordania, secondo dati ufficiali israeliani.
Secondo fonti citate dal Times of Israel, a bordo dell'auto del giovane terrorista ucciso sono stati trovato un fucile automatico con diversi caricatori e un pugnale. Tariq Daoud, 18 anni, era stato liberato dalle carceri israeliane come parte dell'accordo di novembre che aveva permesso il rilascio di oltre 100 ostaggi donne, minorenni e stranieri detenuti da Hamas a Gaza. Sarebbe la prima volta che un prigioniero liberato in quell'accordo è coinvolto in un attacco terroristico con gravi vittime.