AGI - Israele ha accettato di riprendere i colloqui per il cessate il fuoco a Gaza, su richiesta dei mediatori internazionali, a Doha o al Cairo il 15 agosto. Lo ha annunciato l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, come risultato di un'intensa attività diplomatica volta a scongiurare una conflagrazione a livello regionale. L'annuncio fa seguito all'affermazione dell'Iran secondo cui Israele vuole diffondere la guerra in Medio Oriente, nonché alle ripetute accuse da parte di funzionari di Hamas, e anche di alcuni analisti e critici israeliani secondo cui Netanyahu starebbe prolungando il conflitto per suoi personali obiettivi politici. L'esercito israeliano ha informato sulle operazioni militari in corso attorno a Khan Yunis, la città meridionale di Gaza da cui i soldati si erano ritirati ad aprile dopo mesi di aspri combattimenti con Hamas. A 10 mesi dall'inizio del conflitto scatenato dall'attacco del 7 ottobre, le forze armate israeliane sono costrette a tornare a combattere Hamas in luoghi che consideravano ormai "bonificati" dalla presenza dei "terroristi".
Dopo che l'esercito ha emesso un ordine di evacuazione per alcune parti di Khan Yunis, le immagini televisive hanno mostrato una folla di persone che scorreva attraverso strade polverose e danneggiate a piedi o su carretti trainati da asini e motociclette ammucchiati con i loro averi. Alcuni di loro sono già stati sfollati 15 volte dall'inizio della guerra. L'ufficio umanitario delle Nazioni Unite ha stimato che "almeno 60.000 palestinesi potrebbero essersi spostati verso la parte occidentale di Khan Yunis nelle ultime 72 ore", ha detto la portavoce delle Nazioni Unite Florencia Soto Nino. La guerra di Gaza ha attirato nella regione gruppi allineati con l'Iran, e i timori di una guerra più' ampia in Medio Oriente sono aumentati in seguito ai propositi di vendetta per l'uccisione di due militanti di alto livello, tra cui il leader politico di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran il 31 luglio.
Dalla settimana di tregua dello scorso novembre, che ha permesso la liberazione di una parte degli ostaggi israeliani, i mediatori statunitensi, del Qatar e dell'Egitto hanno cercato per mesi di ottenere una seconda tregua. Ieri, in una dichiarazione congiunta, i leader dei tre paesi hanno invitato le parti in conflitto a riprendere i colloqui il 15 agosto a Doha o al Cairo "per colmare tutte le lacune rimanenti e avviare l'attuazione dell'accordo senza ulteriori ritardi". L'ufficio di Netanyahu ha detto che Israele inviera' dei negoziatori "per concludere i dettagli dell'attuazione di un accordo".