AGI - Dopo tre giorni di combattimenti e voci anche di conquiste territoriali, le autorità ucraine hanno ammesso per la prima volta di aver lanciato l'offensiva nella regione meridionale russa di Kursk. A commentare per primo quello che ormai appare come un attacco senza precedenti è stato il consigliere presidenziale ucraino, Mikhailo Podolyak: è solo "la conseguenza dell'aggressione russa, la guerra è questo", ha detto. "La Russia ha sempre creduto di poter attaccare impunemente i territori dei Paesi vicini e pretendere ipocritamente l'inviolabilità del proprio territorio", ha denunciato Podolyak mentre oggi le autorità filorusse a Kherson, regione ucraina parzialmente occupata dalle forze di Mosca, hanno annunciato l'avvistamento dei primi caccia F-16 inviati dall'Occidente sulle zone delle ostilità. "L'Ucraina è vittima di un'aggressione illegale e ha il diritto di difendersi e di colpire il nemico anche sul suo territorio", ha detto da Bruxelles un portavoce della Commissione europea commentando l'offensiva a Kursk.
L'assalto dell'esercito ucraino è iniziato il 6 agosto con un migliaio di soldati e veicoli blindati, secondo quanto riferito dallo Stato maggiore russo, che sostiene di aver impedito al nemico di penetrare in profondità. Secondo diversi analisti, l'avanzata ucraina si concentra attorno a Sudzha, cittadina di circa 5.500 abitanti situata a una decina di chilometri dal confine e ultimo punto di trasbordo operativo per le esportazioni di gas russo verso l'Europa attraverso l'Ucraina. L'Istituto statunitense per lo studio della guerra (Isw) sostiene che le forze ucraine sono avanzate fino a 10 chilometri di profondità. Anche i blogger militari russi con legami con l'esercito hanno riferito di progressi significativi, e alcuni hanno affermato che le truppe ucraine controllavano parzialmente Sudzha.
Dal canto suo Mosca continua a diffondere informazioni limitate al bollettino del ministero della Difesa, cercando un equilibrio tra la denuncia di quella che è a tutti gli effetti un'escalation e il desiderio di evitare il panico tra la popolazione. I vertici militari hanno annunciato che gli ucraini hanno perso fino a 660 uomini e 82 veicoli blindati e hanno inviato rinforzi supportati da aerei da combattimento e artiglieria per respingere l'attacco nella regione, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza. Mosca sostiene che sono stati presi di mira obiettivi civili: almeno cinque persone sono state uccise e altri 31 sono rimaste ferite dall'inizio dell'incursione con diverse migliaia di persone evacuate su entrambi i fronti del confine.
L'attuale attacco appare insolito a causa della sua presunta portata e perché sembra coinvolgere le truppe regolari ucraine. I combattenti ucraini hanno già effettuato diverse brevi incursioni in Russia, rivendicate da unità che affermano di essere composte da russi che militano nelle fila ucraine. Gli alleati di Kiev sono apparsi sorpresi dall'offensiva e Washington ha detto di aver contattato gli ucraini per ulteriori informazioni.
Gli obiettivi di questa operazione non sono ancora chiari e gli esperti avanzano diverse ipotesi: per alcuni, l'incursione potrebbe servire ad attirare le riserve russe e ad allontanarle dalla regione ucraina di Kharkiv (nord-est), dove la Russia ha lanciato un'offensiva a maggio. Ma l'attacco potrebbe avere anche un effetto psicologico, sollevando il morale degli ucraini nel vedere il loro esercito mettere in difficoltà i russi nel proprio territorio. Altri sostengono che se l'Ucraina riuscisse a mantenere il controllo anche solo di fazzoletti di territorio russo, potrebbe trasformarli in una carta da giocare contro la Russia nel contesto di ipotetici negoziati di pace.