AGI - Al grido di "fermiamo l'estrema destra", migliaia di persone hanno manifestato ieri sera in molte città britanniche per opporsi alle rivolte che hanno scosso il Paese per una settimana dopo l'omicidio di tre bambine a Southport. Le proteste violente erano partite dalla diffusione di una falsa notizia sull'identità dell'attentatore, indicato come un immigrato musulmano appena sbarcato nel Regno Unito. La risposta è stata una spontanea mobilitazione delle forze xenofobe e anti-immigrazione, soprattutto islamofobe, in tutto il Paese, con disordini.
Ieri avevano convocato nuove manifestazioni e il premier Keir Starmer aveva mobilitato migliaia di agenti di polizia per farvi fronte, ma le contromanifestazioni hanno impedito che ci fossero nuovi disordini e violenze, che i rivoltosi avevano promesso di indirizzare soprattutto a moschee e centri di accoglienza dei migranti. Nel nord-est di Londra, dove era prevista una manifestazione di estrema destra a Walthamstow, diverse migliaia di residenti e attivisti dell'associazione Stand Up To Racism hanno mostrato cartelli con le scritte "Stop all'estrema destra" e "I rifugiati sono i benvenuti". La polizia di Londra ha ringraziato "le nostre comunità per essersi riunite nella capitale e aver mostrato spirito comunitario".
Anche a Birmingham centinaia di persone si sono radunate davanti a un centro di assistenza per migranti preso di mira dalle proteste anti-immigrazione. Gli slogan dei contro-manifestanti erano "Diciamolo forte e chiaro, qui i rifugiati sono i benvenuti" e "Il fascismo non è il benvenuto". A Brighton, secondo la polizia, 2.000 persone hanno preso parte a una manifestazione "pacifica". Altre contromanifestazioni sono avvenute a Bristol, Liverpool (vicino alla sede di un'associazione di aiuto ai richiedenti asilo), Sheffield, Newcastle e Oxford (centro), e si sono concluse pacificamente. Poche le tensioni che sono comunque esplose a Aldershot dove l'agenzia PA riferisce che la polizia e' dovuta intervenire tra attivisti antirazzisti e un gruppo di persone che gridavano "Fermate le barche", in riferimento ai migranti in arrivo.