AGI - L'aggressore della premier danese Mette Frederiksen è stato condannato a quattro mesi di carcere e all'espulsione dal Paese. "Lo abbiamo dichiarato colpevole di aver colpito il primo ministro con un pugno alla spalla destra", ha dichiarato il giudice Jacob Scherfig, al termine di un processo durato due giorni.
Il colpevole è un polacco di 39 anni le cui generalità non sono mai state rese note dalle autorità danesi. Nel corso dell'udienza ha riferito che il giorno del fatto violento - il 7 giugno - era "una cattiva giornata" per lui. "Quando mi sono trovato faccia a faccia con la Signora Primo Ministro, non ricordo nulla fino al momento del mio arresto", ha dichiarato in tribunale, ammettendo di aver bevuto alcolici.
L'agenzia stampa Ritzau ha riportato che l'imputato ha detto di "essere a conoscenza del fatto che la Premier rappresentava il partito socialdemocratico", ma ha anche affermato di "non capire la politica danese". La procuratrice Line Steffensen aveva fatto sapere durante l'inchiesta che il polacco, accusato in passato di diversi casi di frode e attentato al pudore, è abituato a vivere di furti da quando è arrivato in Danimarca cinque anni fa.