AGI - "Ricorderemo per sempre l'attentato a Trump perché nel mondo attuale fatto di viralità le immagini del candidato presidente a pugno chiuso, con il sangue sull'orecchio e la bandiera dell'America sullo sfondo sono diventate una icona". È quanto ha affermato Andrea Margelletti, presidente del CeSI, Centro Studi Internazionali, nell'ultima puntata di Cybertalk, un format di Fondazione Leonardo a cura di Jordan Foresi. Nel corso dell'ultimo episodio prima della pausa estiva l'autore ha scelto di staccarsi dalla Cybersicurezza in senso classico per guardare allo scacchiere internazionale alla luce delle nuove sfide e delle nuove vulnerabilità del nostro mondo.
"Le immagini di Trump ferito sono - ha affermato - una fortissima spinta in avanti. Abbiamo bisogno di leader forti nella sostanza e sostenibili nell'immagine - ha osservato - altrimenti avremo soltanto grigi burocrati". Durante la puntata di Cybertalk si sono affrontati anche temi come l'intelligenza artificiale e la rivoluzione digitale.
"La rivoluzione industriale o quella agraria - ha detto il presidente del CeSi - l'uomo ha potuto gestirle e in qualche modo orientarle. Temo che per quanto riguarda il grande tema dell'Intelligenza artificiale noi non saremo in grado di negoziare tutti i processi. Il mondo digitale spazza via vecchi paradigmi, ora le nuove alleanze si basano su una premessa: sei in grado di cooperare con me in senso tecnologico? Allora va bene, altrimenti sei useless. L'investimento in tecnologia è potere e saper costruire qualcosa significa prima avere la capacità di saperla immaginare. L'America da questo punto di vista è un leader indiscusso", ha concluso.