AGI - Keir Starmer, leader del partito laburista, sarà il prossimo primo ministro britannico dopo la netta e travolgente vittoria alle elezioni. Rishi Sunak, premier uscente e guida del partito conservatore, ha pubblicamente ammesso la sconfitta affermando di essersi già congratulato con il rivale. Lo scrutinio è ancora in corso con poco meno di 130 seggi da assegnare. Secondo le ultime proiezioni della BBC, i conservatori potrebbero ritrovarsi con soli 144 deputati, il numero più basso dell'intera loro storia politica. I laburisti, invece, tornano al potere dopo 14 anni e con una maggioranza schiacciante. È stata infatti già superata la soglia dei 326 seggi, necessaria per ottenere la maggioranza alla Camera dei Comuni.
Starmer ha promesso di portare un "rinnovamento nazionale" per al Gran Bretagna. "Ce l'abbiamo fatta", ha dichiarato trionfante nelle prime ore del mattino, mentre il suo partito si assicurava la maggioranza assoluta nel nuovo Parlamento. "Il nostro compito non è altro che rinnovare le idee che tengono insieme il nostro Paese, un rinnovamento nazionale".
Questa massiccia vittoria corona il lavoro di un leader austero, spesso considerato privo di carisma. Dal suo arrivo alla guida del Labour nel 2020, ha cercato di rimodellare il partito, rifocalizzandolo sull'economia e allontanando l'ala sinistra. "Le vittorie elettorali non cadono dal cielo. Vengono conquistate nel modo piu' difficile, lottando duramente, e questa potrebbe essere vinta solo da un Labour trasformato", ha insistito. "Il cambiamento inizia ora", ha promesso Starmer, mentre la vittoria del Labour deve molto al rifiuto dei conservatori dopo una serie di crisi e una campagna elettorale disastrosa.
"Ora possiamo guardare di nuovo avanti", ha insistito, assicurando che avrebbe "rimesso la politica al servizio della gente", una delle credenze della sua campagna. Ma ha anche avvertito che un "duro lavoro" attende il suo futuro governo, "un lavoro paziente, un lavoro determinato", che iniziera' "immediatamente".
"Non posso promettervi che sarà facile. Non si può cambiare un Paese premendo un pulsante", in un momento in cui il Paese soffre per la crisi dei servizi pubblici e per le ristrettezze di bilancio. "Oggi iniziamo un nuovo capitolo, iniziamo questo sforzo di cambiamento, questa missione di rinnovamento nazionale, e iniziamo a ricostruire il nostro Paese", ha concluso.
Sunak ha reso noto che rilascerà una dichiarazione completa sulla sconfitta quando tornerà a Londra nel corso della giornata. Non ha detto se intende rimanere o meno alla guida del partito. Tra i Tory che hanno già perso i loro seggi figurano importanti membri dell'uscente governo, tra cui Penny Mordaunt, leader della camera dei Comuni, Alex Chalk, segretario alla Giustizia, Grant Shapps, segretario alla Difesa, Gillian Keegan, segretario all'Istruzione, e il capogruppo Simon Hart. Dopo una lotta serrata, Jeremy Hunt, il cancelliere dello scacchiere, ha mantenuto il suo seggio per pochi voti.
Non è stata una notte particolarmente positiva nemmeno per John Swinney, leader dell'SNP (partito indipendentista) e primo ministro scozzese, che ha dovuto ammettere come il suo partito abbia vissuto "una brutta elezione". Nel precedente giro di giostra l'SNP aveva ottenuto 48 seggi, ma la BBC prevede che alla fine della serata ne avrà meno di dieci. I liberaldemocratici centristi, invece, possono ritenersi soddisfatti visto che sono in procinto di ottenere il loro miglior risultato elettorale da un secolo a questa parte. Alle ultime elezioni avevano conquistato 11 seggi, ora le proiezioni ne assegnano 58.
Nigel Farage, leader di Reform UK, ha dichiarato che il suo partito sta facendo progressi verso l'obiettivo di sostituire i Tory come principale partito di opposizione. Farage ha vinto a Clacton e il suo partito ha conquistato almeno altri tre seggi. Secondo le ultime proiezioni della BBC, il partito non otterrà più di questo. I primi exit poll ipotizzavano un numero a due cifre che sarebbe stato molto piu' impattante. Resta comunque il dato che vede Reform UK arrivare secondo in molti seggi dietro ai laburisti e davanti ai conservatori. Carla Denyer, co-leader dei Verdi, ha battuto i laburisti conquistando Bristol Central. Secondo le proiezioni della BBC, il partito ambientalista dovrebbe conquistare due seggi. Plaid Cymru, invece, è in procinto di conquistare quattro seggi. Un posto in Parlamento sara' riservato all'unico vittorioso come indipendente, l'ex leader laburista, Jeremy Corbin.
L'ex premier Liz Truss perde il seggio
L'ex primo ministro britannico Liz Truss, che ha trascorso 49 giorni a Downing Street quasi due anni fa prima di dimettersi dopo aver scatenato il panico sui mercati finanziari, ha perso il suo seggio di parlamentare laburista.
Truss, che ha provocato una crisi dei mercati e fatto crollare la sterlina con la manovra di bilancio non finanziata, e' stata sconfitta alle elezioni generali vinte dai laburisti a favore del candidato laburista Terry Jermy, che l'ha battuta per 630 voti.
In un'altra spinta per i centristi, l'opposizione più piccola dei liberaldemocratici otterrebbe 61 seggi, mentre il partito anti-immigrazione Reform UK di Nigel Farage potrebbe ottenerne 13. Lo spoglio delle schede elettorali era in corso in tutto il Paese e i risultati ufficiali sono attesi tra giovedì e venerdiì con il leader laburista Keir Starmer in corsa per sostituire Rishi Sunak come primo ministro. Secondo il sistema elettorale britannico "first-past-the-post", un partito ha bisogno di 326 seggi per ottenere la maggioranza in Parlamento. Dopo una notte insonne di conteggi e dichiarazioni, il vincitore dovrebbe incontrare il re Carlo III, che chiederà al leader del partito più grande di formare un governo.
La conferma del risultato sarebbe il coronamento di una straordinaria ascesa al potere per Starmer, 61 anni, eletto per la prima volta come membro del Parlamento nel 2015. L'ex avvocato per i diritti umani e procuratore capo è stato eletto leader laburista all'inizio del 2020, succedendo al veterano di sinistra Jeremy Corbyn, che ha perso con una valanga di voti contro Boris Johnson nel 2019. Da allora ha riportato il partito al centro, rendendolo più eleggibile ed eliminando le lotte ideologiche e l'antisemitismo che gli avevano fatto perdere consensi.
Negli ultimi due anni i sondaggi hanno dato ai laburisti un vantaggio costante di 20 punti sui conservatori, che una campagna elettorale poco brillante non è riuscita a modificare. Questo ha dato un'aria di inevitabilità a una vittoria laburista e grandi aspettative che il partito possa mantenere la sua promessa di cambiare in meglio le sorti del Paese. Starmer, figlio di un operaio e di un'infermiera, ha promesso "un decennio di rinnovamento nazionale". Ma la sua lista di cose da fare è enorme: la crescita economica è anemica, i servizi pubblici sono sovraccarichi e sottofinanziati dopo quasi dieci anni e mezzo di tagli e le famiglie sono sottoposte a una forte pressione finanziaria. Il leader laburista ha anche promesso il ritorno dell'integrità politica, dopo un periodo caotico di cinque primi ministri Tory, di cui tre in quattro mesi. I suoi primi giorni in carica saranno molto impegnativi: la prossima settimana rappresenterà la Gran Bretagna alla conferenza della Nato a Washington, poi ospiterà i leader europei nel corso del mese in un vertice nel sud dell'Inghilterra.