AGI - Pubblicarono un video su Youtube due anni fa in cui farneticavano sull'identità di Brigitte Macron, sostenendo che la first lady un tempo era stata un uomo di nome "Jean-Michel". Video che divenne virale proprio nelle settimane precedenti le elezioni presidenziali del 2022. Di quelle affermazioni, che hanno scatenato online voci da parte di teorici della cospirazione e dell'estrema destra, due donne dovranno risponderne davanti a un tribunale. Il processo è fissato per oggi. All'epoca Brigitte Macron presentò una denuncia per diffamazione contro due donne che nel dicembre 2021 avevano pubblicato il video su YouTube.
Il processo per diffamazione a Parigi si inserisce in una frenetica campagna per le elezioni legislative anticipate indette dal presidente Emmanuel Macron dopo che l'estrema destra ha sconfitto il suo partito alle elezioni del Parlamento europeo. Brigitte Macron non parteciperà all'udienza e sarà rappresentata dal suo avvocato Jean Ennochi. Né lui né il team di Brigitte Macron hanno voluto commentare prima dell'inizio del processo. Macron si è scagliato contro le false informazioni diffuse su sua moglie. In occasione della Giornata internazionale della donna ha affrontato le voci dicendo che "la cosa peggiore è la falsa informazione".
"La gente alla fine ci crede e ti disturba, anche nella vita privata", ha detto.
La figlia del primo matrimonio della first lady, Tiphaine Auziere, ha dichiarato di sperare che il processo possa mettere a tacere le voci "grottesche". Le false affermazioni hanno portato anche a più gravi accuse di abusi su minori rivolte alla first lady francese. La disinformazione che ha preso di mira la moglie di Macron si è diffusa anche negli Stati Uniti, dove è stata attaccata in un video su YouTube, ora cancellato, prima delle elezioni di novembre.
Brigitte Macron fa parte di un gruppo di donne influenti - tra cui l'ex first lady statunitense Michelle Obama e l'ex premier neozelandese Jacinda Ardern - che sono state vittime della crescente tendenza alla disinformazione sul loro genere o sulla loro sessualità per deriderle o umiliarle.