AGI - Un ufficiale pluridecorato dell'esercito americano e veterano del Vietnam ha confessato di essere gay in un necrologio fatto pubblicare dopo la sua morte. Il cosiddetto "obituary", che negli Stati Uniti è una minibiografia in cui si ricorda il defunto, è stato pubblicato sulla testata locale di New York AlbanyTimes-Union e racconta la storia del colonnello Edward Thomas Ryan, un ufficiale decorato per aver prestato il suo servizio nella guerra in Vietnam, poi vigile del fuoco nella sua città, Rensselaer, New York, morto l'1 giugno a 85 anni.
Nel necrologio, pubblicato l'8 giugno, la prima parte era quella classica, con il ricordo in terza personale del defunto. Ma nella seconda parte c'era qualcosa di diverso. "Edward - c'era scritto - vorrebbe condividere questa". A seguire, il paragrafo che Ryan aveva voluto che venisse aggiunto e scritto da lui prima della morte.
"Devo dirvi ancora una cosa: sono stato gay tutta la mia vita, dal tempo della scuola, al liceo, al college, tutta la vita". Ryan, chiamato "Uncle Ed", zio ed, ha rivelato di essere stato in una "relazione amorosa e premurosa con Paul Cavagnaro, di North Greenbush". "È stato l'amore della mia vita - ha aggiunto - abbiamo passato insieme venticinque anni fantastici. Paul è morto nel 1994 a causa di una procedura medica andata male. Scusatemi se non ho avuto il coraggio di confessare che sono gay". Ryan ha spiegato di non averlo detto pubblicamente prima perché temeva di essere ostracizzato: dalla famiglia, dagli amici e dai colleghi". "A vedere come sono state trattate molte persone come me - ha spiegato - non avrei potuto farlo".
Il veterano aveva consegnato la confessione a due nipoti, Linda Sargent e il marito, un mese prima di morire. "Linda e io lo sapevamo, sapete cosa intendo - ha raccontato Edward Sargent al New York Times - non ci siamo mai messi a sedere e a parlarne con lui perché mio zio era una persona riservata. Alla fine non abbiamo mai abbattuto quel muro. Ma sapevamo, sapevamo e non abbiamo mai detto niente".
A ogni festa, per Thanksiving e a Natale, il colonnello si presentava sempre da solo. Non aveva mai presentato una donna, ma non aveva mai parlato delle sue relazioni sentimentali. Alla fine lo ha fatto.
La rivelazione, raccontata dal New York Times, è diventata virale, anche perché pubblicata nel Pride Month, il mese dedicato all'orgoglio della comunità Lgbtq+. La confessione ha generato un'ondata di supporto, con persone che da tutto il mondo hanno voluto commentare e rendere omaggio al veterano. Una persona ha scritto: "Condoglianze a te e possiate tu e Paul trovare insieme la felicità eterna. Grazie per il tuo servizio, mi dispiace che tu non possa essere stato pienamente te stesso. Riposa in pace". "Riposa nell'orgoglio e nella forza, colonnello Ryan", ha scritto un altro. "Ora che il mio segreto è rivelato - aveva concluso il veterano nel suo messaggio - riposerò per sempre in pace".