AGI - Ha colto di sorpresa tutti, i suoi alleati socialisti, ma soprattutto la sinistra radicale. L'ex presidente socialista francese Francois Hollande ha dichiarato che si candiderà nuovamente al Parlamento nelle elezioni legislative. Presidente della Francia dal 2012 al 2017, Hollande ha lasciato l'incarico con livelli record di impopolarità e ora anche la leadership socialista lo guarda con sospetto. "Una decisione eccezionale per una situazione grave", ha detto ai giornalisti nella città principale del dipartimento, Tulle, descrivendo il suo ritorno.
"Dobbiamo tutti fare di tutto per garantire che l'estrema destra non salga al potere in Francia", ha aggiunto. Si presenterà come deputato per il dipartimento sudoccidentale di Correze per il Nuovo Fronte Popolare, l'alleanza sinistra per le elezioni che comprende socialisti, estremisti di sinistra di Insoumise, verdi e comunisti.
Hollande non è il primo presidente a candidarsi alle elezioni legislative dopo aver lasciato l'Eliseo. Nel 1984, tre anni dopo la sconfitta alle elezioni presidenziali contro Francois Mitterrand, Valery Giscard d'Estaing venne eletto deputato nel dipartimento del Puy-de-Dome. Una mossa, quella dell'ex presidente, a cui il Ps ha reagito con freddezza. Il capo della commissione elettorale Pierre Jouvet ha semplicemente affermato che "prende atto" della candidatura.
Chiedendo di non essere nominata, un'altra figura di spicco del partito ha detto di essere "devastata" dalla notizia pur ammettendo: "Abbiamo comunque detto che volevamo l'ala sinistra più ampia possibile".
Cauto l'Insoumis uscente Francois Ruffin, uno degli artefici del Nuovo Fronte Popolare: "Possiamo credere che il signor Hollande si sia convertito da un giorno all'altro? Che all'improvviso è favorevole alla pensione a 60 anni, che all'improvviso è favorevole all'indicizzazione dei salari all'inflazione? Ne dubito", si è chiesto. "Quello che mi fa piacere è che Francois Hollande sia intervenuto per dire che sostiene il sindacato e il Nuovo Fronte Popolare", ha invece reagito la segretaria generale della CGT, Sophie Binet, a BFM-TV. 'Tranchant' invece il ministro della Giustizia, Eric Dupond-Moretti, che ha scherzato sulla candidatura dell'ex presidente, trovandola "patetica". "Propongo al signor Hollande di prendere Philippe Poutou (del Nuovo Partito Anticapitalista, candidato all'Aude) come sostituto, formerà una squadra molto bella", ha ironizzato.
Di fronte alla stampa, Hollande ha preso "tre impegni" per questa campagna. Il primo "per la Repubblica". "La democrazia deve essere rilanciata", ha sottolineato. La seconda "per il progresso". "Dobbiamo tornare alla giustizia fiscale e sostenere i dipendenti che hanno perso potere d'acquisto", ha insistito. E la terza per "la scuola della Repubblica che è stata maltrattata e deve ritrovare il posto che le spetta".