AGI - La campagna elettorale per le legislative anticipate in Francia dimostrerà che il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella non è pronto a governare. È su questa convinzione che il presidente Emmanuel Macron, parlando in esclusiva al quotidiano Le Figaro, ha spiegato la scelta dirompente dello scioglimento dell'Assemblée nationale.
Le due ragioni principali che hanno motivato la sua scelta di richiamare gli elettori alle urne sono, secondo quanto riporta il giornale, da un lato "il senso di disordine provocato dai dibattiti in Parlamento, in particolare nelle ultime settimane quando gli eletti della France insoumise brandivano le bandiere palestinesi" e la difficoltà di trovare una maggioranza.
Dall'altro, "è stato soprattutto il risultato del RN di domenica a decidere". Dopo aver riflettuto su questa decisione per diverse settimane, domenica pomeriggio ha fatto il grande passo.
"Questa decisione era necessaria, la decisione giusta, nell'interesse del Paese. Ai francesi dico: non abbiate paura, andate a votare", ha detto il presidente. Le prossime elezioni erano previste nel 2027, troppo tardi per la situazione che si è creata. Le elezioni nazionali, ha sostenuto, non sono come quelle europee per le quali gli elettori possono pensare di votare senza grosse conseguenze: si tratta di contribuire a formare quella maggioranza che governerà il Paese. "Non è un voto di adesione, non c'era programma". "La politica è in movimento - ha detto - non ho mai creduto ai sondaggi. Ho preso una decisione che apre una nuova era".
Macron si è detto pronto a un dibattito faccia a faccia con Marine Le Pen. Quanto alla possibilità che, in caso di vittoria, il Rassemblement national possa chiedere le sue dimissioni, Macron ha risposto seccamente: "Non è il RN a scrivere la Costituzione e neanche il suo spirito. Le istituzioni sono chiare. Il posto del presidente, qualunque sia il risultato, lo è altrettanto. È un principio intoccabile per me".
"No, niente affatto: lo confermo": con queste parole, il presidente della Francia, Emmanuel Macron ha risposto alla domanda se fosse impazzito, che è quella che molti francesi si sono posti quando ha deciso di sciogliere l'assemblea nazionale e di convocare nuove elezioni. A fargliela è stata il giornalista del Figaro durante il volo di ritorno da Oradour sur Glane, dove ieri ha celebrato l'anniversario di un eccidio nazista con il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. "Che cosa risponde a chi si chiede se è matto?" "No, niente affatto: glielo confermo. Penso solo alla Francia. Era la decisione giusta, nell'interesse del Paese".