AGI - Il ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, ha annunciato, come previsto, che lascerà il governo dopo aver minacciato il mese scorso di andarsene a causa della mancanza di una strategia postbellica per la Striscia di Gaza. "Lasciamo il governo di unità nazionale con il cuore pesante", ha detto Gantz in un discorso televisivo.
Il presidente del partito Unità Nazionale ha chiesto al primo ministro Benjamin Netanyahu di fissare una data concordata per le elezioni. "Per garantire una vera vittoria, è opportuno che in autunno, un anno dopo il disastro, si vada alle elezioni che alla fine istituiranno un governo che conquisterà la fiducia del popolo e sarà in grado di affrontare le sfide [di Israele]", ha affermato. "Chiedo a Netanyahu di fissare una data concordata per le elezioni. Non lasciare che il nostro popolo venga fatto a pezzi".
Mentre Benny Gantz stava ancora annunciando la sua decisione di lasciare il governo, Netanyahu ha chiesto che il ministro rimanga invece al suo posto. E lo ha fatto con un messaggio su X: "Israele è impegnato in una guerra esistenziale su più fronti", ha scritto il premier mentre Gantz stava ancora parlando. "Benny, non è il momento di abbandonare la campagna: è il momento di unire le forze". Netanyahu ha quindi promesso di andare avanti fino alla vittoria e al raggiungimento di tutti gli obiettivi della guerra, "in primis il rilascio degli ostaggi e l'eliminazione di Hamas". "La mia porta rimarrà aperta a qualsiasi partito sionista disposto a farsi carico del peso e a contribuire a ottenere la vittoria sui nostri nemici e a garantire la sicurezza dei nostri cittadini", ha concluso Netanyahu.
Secondo Gantz, però, Netanyahu "ci sta impedendo di raggiungere la vera vittoria". Il suo partito si era unito alla coalizione dopo il 7 ottobre per il bene del Paese, anche se, ha detto Gantz, "sapevamo che era un cattivo governo". Il popolo di Israele, ha aggiunto, merita di più che "vuote promesse", ha proseguito spiegando che "la vera vittoria" significa il ritorno degli ostaggi, la sostituzione di Hamas come organo di governo a Gaza e la creazione di un'alleanza regionale contro l'Iran. "Purtroppo Netanyahu ci impedisce di raggiungere la vera vittoria", ha ribadito.