AGI - Impegnati ad andare avanti "su una road-map comune" che parte dalla "fiducia nella crescita e nell'innovazione" e arriva, con la volontà, a costruire una "pace senza ingenuità ma basata su accordi chiari e condivisi". La penultima giornata della visita di Stato del presidente americano Joe Biden, in Francia, si chiude con una conferenza stampa congiunta e la conferma che Washington e Parigi sono pienamente allineate sui dossier più spinosi della politica estera, e "unite come mai prima".
Dopo essersi congratulato per la liberazione dei quattro ostaggi israeliani, un'operazione avvenuta poco prima dell'arrivo della coppia presidenziale all'Arco del Trionfo, il Presidente Emmanuel Macron ha ricordato "l'unione che deriva dal sangue versato" nella Seconda Guerra Mondiale che continua a legare "le due bandiere e le due nazioni". Macron ha quindi sottolineato la visione condivisa sulla guerra in Ucraina e sulla necessità di rispettare il diritto internazionale, ringraziando gli Stati Uniti e Biden "per il suo impegno in un conflitto, in cui sono in gioco la stabilità e la sicurezza della nostra Europa".
Sul conflitto a Gaza, Emmanuel Macron ha ribadito che entrambi i Paesi vogliono che anche gli ostaggi vengano liberati. "Una soluzione politica è l'unica soluzione duratura per la pace", ha insistito il Capo dell'Eliseo dando voce al proprio disappunto per la mancata apertura da parte israeliana di tutti i punti di passaggio per fare arrivare gli aiuti umanitari a Gaza. Piena intesa anche rispetto alle minacce iraniane e il rischio di una escalation militare spinta da Teheran: "Entrambi vogliamo un ordine mondiale più giusto - ha detto Macron evocando anche la 'tregua olimpica' in vista delle prossime Olimpiadi che saranno ospitate da Parigi.
La "prima e migliore amica" di Washington
Dopo aver partecipato alle grandi commemorazioni per l'80 anniversario del D-Day, lo sbarco alleato in Normandia, il Presidente americano ha esordito in conferenza stampa ricordando che "la Francia è stata la nostra prima amica e rimane la nostra migliore amica". Espressa ugualmente soddisfazione per la liberazione degli ostaggi israeliani, Biden si è soffermato sul conflitto in corso in Ucraina ribadendo come Parigi e Washington siano "a fianco dell'Ucraina che deve affrontare un'aggressione brutale". Biden ha rammentato la recente approvazione da parte del Congresso Usa di un nuovo pacchetto d'aiuti militari e ammonito contro il pericolo di gettare la spugna con Mosca. "Sappiamo cosa accadrà se Putin sottometterà l'Ucraina - ha ribadito Biden - l'intera Europa sarà minacciata".
Prima di congedarsi con il Capo dell'Eliseo, senza peraltro dare spazio alle domande dei giornalisti, Biden ha reso un ulteriore (e non secondario) omaggio alla lunga storia delle relazioni tra i due Paesi: "il 4 luglio, festa dell'indipendenza (statunitense) non ci sarebbe stato se voi non foste venuti ad aiutarci" evidentemente riferendosi al cruciale supporto del Regno di Francia in termini di denaro, truppe e leadership militare forniti alle colonie in lotta contro Londra. Biden, accompagnato dalla moglie Jill, ripartirà domenica dopo aver visitato il cimitero militare americano.