AGI - Dal conflitto con l'Ucraina a quello in Medio Oriente. Dai rapporti con Pechino alle posizioni antirusse di quasi tutti i Paesi Occidentali, passando per le prossime elezioni americane. In una conferenza stampa con i principali media internazionali, Vladimir Putin tocca tutti i temi più caldi del momento e parla anche del nostro Paese spiegando che le relazioni tra Russia e Italia potranno riprendersi rapidamente una volta definita la situazione ucraina. "Vediamo che in Italia non monta una russofobia da cavernicoli - ha spiegato il capo del Cremlino - e lo teniamo in mente. Speriamo davvero che alla fine andremo d'accordo con l'Italia, forse dopo che si sarà definita la situazione ucraina. Sarà possibile ripristinare le relazioni, forse anche più velocemente che con qualsiasi altro Paese europeo", secondo quanto riporta l'agenzia Tass.
"L'Occidente - ha detto Putin - crede che la Russia non userà mai armi nucleari, ma se la sua sovranità, la sua integrità verranno minacciate, la Russia potrebbe usare tutti i mezzi richiesti". In ogni caso, non c'è alcun piano della Russia per attaccare i Paesi Nato: "Non c'è niente del genere e non può esserci".
Per la Russia "non farà alcuna differenza" chi vincerà le elezioni americane, ha poi detto il presidente russo, per il quale è "ridicola" l'idea che Donald Trump sia un candidato più benevolo nei confronti di Mosca. L'amministrazione Biden sta "commettendo un errore dopo l'altro" nella politica internazionale e interna - Con ciò che accade (negli Stati Uniti) nel quadro della lotta politica interna - ha detto - si stanno consumando al loro interno, il loro Stato, il loro sistema politico, bruciando alla radice la loro presunta leadership nel campo della democrazia". Per Putin, la "persecuzione giudiziaria" nei confronti di Trump è un esempio di "uso del sistema giudiziario nella lotta politica. E' evidente al mondo intero che la persecuzione giudiziaria di Trump, senza prove, è un uso del sistema giudiziario per la lotta politica".
A proposito della guerra con l'Ucraina, Putin ha detto che le forniture di armi occidentali a Kiev sono "molto pericolose. Dare le armi a una zona di conflitto è sempre una cosa negativa. Soprattutto se è legata al fatto che i fornitori non solo forniscono armi, ma le controllano. Si tratta di una misura molto grave e molto pericolosa. Se qualcuno fornisce armi di precisione per gli attacchi contro la Russia, considereremo una risposta asimmetrica, che consiste nel fornire armi simili a Paesi terzi". Per il presidente russo, "le consegne di armi di precisione all'Ucraina sono l'impegno diretto dei Paesi occidentali nel conflitto. Se qualcuno considera possibile fornire le armi nella zona di combattimento per colpire il nostro territorio, perchè non avremmo il diritto di fornire le nostre armi dello stesso tipo in regioni del mondo dove saranno colpite le strutture sensibili dei Paesi che agiscono cosi' contro la Russia?".
Il capo del Cremlino ha anche ricordato che l'Ucraina ha 1.348 soldati russi prigionieri, mentre ci sono 6.465 ucraini prigionieri in Russia. Secondo le stime da lui citate, l'esercito ucraino perde circa 50.000 uomini al mese tra morti e feriti. Per ogni perdita russa ce ne sarebbero 5 ucraine. Quanto ai rapporti con Pechino, "la Russia ha qualcosa da offrire alla Cina nella cooperazione tecnico-militare. Abbiamo condotto e condurremo esercitazioni militari con la Cina in futuro", ha precisato Putin.
Quanto al conflitto in corso in Medio Oriente, per Putin "gli eventi a Gaza per ritorsione agli attacchi terroristici in Israele sono l'annientamento totale della popolazione civile".