AGI - Qatar, Egitto e Stati Uniti hanno chiesto a Israele e ad Hamas di accettare l'accordo illustrato dalla Casa Bianca e che prevede la liberazione degli ostaggi e il cessate il fuoco. "Il Qatar, gli Stati Uniti e l'Egitto chiedono congiuntamente sia Hamas che Israele di finalizzare l'accordo che incorpori i principi delineati dal presidente Biden il 31 maggio 2024", si legge in una dichiarazione congiunta, "un accordo che serve molteplici interessi e porterà sollievo immediato sia al popolo di Gaza che soffre da tempo, sia agli ostaggi e alle loro famiglie". "Questo accordo offre una tabella di marcia per un cessate il fuoco permanente e la fine della crisi", aggiunge la dichiarazione, rilanciata dal Times of Israel. In risposta alla proposta illustrata da Biden, un funzionario israeliano ha detto al Times of Israel che "le condizioni di Israele per la fine della guerra non sono cambiate: distruggere le capacità militari e civili di Hamas, liberare gli ostaggi e garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele". La proposta israeliana, insiste il funzionario, garantisce che lo stato ebraico possa realizzare tutte queste condizioni prima che entri in vigore un cessate il fuoco permanente e garantirà il rilascio di tutti i 125 ostaggi, iniziando con una "fase umanitaria" in cui saranno liberati donne, bambini, malati e anziani. Questa prima fase vedra' una pausa temporanea nei combattimenti, cosi' come i colloqui per ottenere il rilascio dei rimanenti ostaggi vivi e quelli uccisi e un cessate il fuoco permanente.
La seconda fase avrà luogo solo dopo che Israele avrà ricevuto assicurazioni sui termini del cessate il fuoco e lo stato ebraico si riserva il diritto di riprendere le ostilità in qualsiasi momento se Hamas violasse i termini dell'accordo, "compreso il mancato rilascio del numero concordato di ostaggi o se ritenesse che i colloqui siano futili e siano finalizzati solo a prendere tempo". Intanto migliaia di israeliani hanno marciato attraverso il centro di Gerusalemme verso la residenza presidenziale, esortando il governo ad accettare l'accordo. I manifestanti inalberano cartelli di ringraziamento a Biden e molti sventolano bandiere gialle, simbolo degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza. Sebbene la marcia fosse stata originariamente pianificata come protesta antigovernativa incentrata sull'imminente festa del Jerusalem Day, gli organizzatori ne hanno cambiato il tema in quello che sembra un momento decisivo per un potenziale accordo. In testa al corteo alcuni parenti degli ostaggi.
La linea di Washington
Hamas è caldamente invitata dal presidente degli Stati Uniti in persona, Joe Biden, ad accettare una nuova proposta di accordo in tre fasi messa sul tavolo da Israele, perché "è ora che questa guerra finisca". Il capo della Casa Bianca lo ha annunciato a sorpresa, in un discorso in cui ha delineato una possibile soluzione al conflitto, in corso da quasi 8 mesi. La proposta, ha spiegato lo stesso presidente, prevede una prima fase di sei settimane in cui le forze armate israeliane si ritirerebbero da tutte le aree abitate della Striscia di Gaza, e ha auspicato che inizi "dopodomani". "È un momento decisivo, non possiamo perderlo - ha detto Biden - Dopo un'intensa attività diplomatica, portata avanti dalla mia squadra, nelle conversazioni con i leader di Israele, Qatar, Egitto e altri paesi del Medio Oriente, Israele ha offerto una nuova proposta globale per un cessate il fuoco duraturo e il rilascio di tutti gli ostaggi", ha affermato parlando dalla Casa Bianca. Nel suo discorso, Biden ha insistito che la proposta, già inviata ad Hamas attraverso il Qatar, è favorevole anche per Hamas. Nella prima fase, ha detto, ci sarebbe un cessate il fuoco completo per 6 settimane, durante le quali le truppe israeliane si ritirerebbero da tutte le zone popolate della Striscia e diversi ostaggi sarebbero rilasciati, tra cui donne, anziani e feriti, in cambio della liberazione di centinaia di detenuti palestinesi.
Durante queste sei settimane, Israele e Hamas dovrebbero negoziare i dettagli della seconda fase, che implicherebbe "la fine definitiva delle ostilità", il rilascio del resto degli ostaggi, compresi i soldati, e il ritiro dell'esercito israeliano dalla Striscia. Secondo Biden, questa seconda fase richiederà negoziati molto intensi, e il cessate il fuoco non deve essere violato fino a che questi continueranno. La terza e ultima fase prevederebbe un "grande piano di ricostruzione" per l'enclave palestinese e la restituzione dei corpi degli ostaggi assassinati. "Se Hamas mantiene i suoi impegni, il cessate il fuoco temporaneo si trasformerà, secondo quanto previsto dal testo della proposta israeliana, in una cessazione permanente delle ostilità", ha aggiunto Biden. "Questa è l'offerta che è ora sul tavolo. È ciò che chiediamo e ciò di cui abbiamo bisogno", ha affermato Biden. Hamas ha in più occasioni ribadito che per un qualsiasi accordo la tregua permanente e il completo ritiro israeliano "non sono negoziabili". Biden non ha parlato della situazione a Rafah, ma ha definito "un inferno" quanto la popolazione palestinese sta sopportando, aggiungendo che ha solo da guadagnare dall'accettazione della proposta.
Hamas: "Positivo il discorso di Biden"
Hamas afferma di "considerare positivamente" la roadmap israeliana verso un cessate il fuoco annunciata dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden dopo quasi otto mesi di guerra a Gaza.
"Hamas considera positivamente" i contenuti del discorso di Biden di oggi riguardo "un cessate il fuoco permanente, il ritiro delle forze israeliane da Gaza, la ricostruzione e lo scambio di prigionieri", ha detto il movimento islamico palestinese in una dichiarazione.