AGI - Il governo iraniano ha assicurato che "non ci saranno problemi" nell'amministrazione del Paese dopo la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi in un incidente in elicottero. "Con l'aiuto di Dio onnipotente e del popolo, non ci saranno problemi nell'amministrazione del paese", ha affermato l'esecutivo in una nota al termine della prima riunione dopo l'annuncio della morte del capo dello Stato, "Assicuriamo alla nostra nazione leale, grata e amata che il cammino pieno di onore continuerà con lo spirito dell'instancabile Ayatollah Raisi, eroe e servitore del Paese". La nota descrive Raisi, 63 anni, come un lavoratore instancabile che "ha sacrificato la sua vita per il Paese".
I media statali hanno pubblicato una fotografia del posto di Raisi nel Gabinetto occupato da una foto del presidente e da un turbante nero, come quello che era solito indossare. Il Gabinetto non ha fornito dettagli sull'ora della sepoltura del presidente o sui piani di successione.
Nell'incidente hanno perso la vita anche il ministro degli Esteri iraniano, Hosein Amir Abdolahian, il governatore dell'Azerbaigian orientale, Malik Rahmati, e il leader della preghiera del venerdì nella città di Tabriz, Mohammad-Ali Al-Hashem, oltre a un numero imprecisato di membri dell'equipaggio. Il gabinetto era presieduto dal primo vicepresidente iraniano, Mohamad Mokhber, che secondo la Costituzione iraniana dovrebbe assumere la presidenza.
Mokhber ha 68 anni ed è diventato vicepresidente nel 2021. In precedenza ha ricoperto incarichi come la gestione del potente conglomerato "Esecuzione dell'Ordine dell'Imam Khomeini" (EIKO, in inglese) per il quale è stato sanzionato dagli Stati Uniti Stati dal 2021. Nel'immediatezza dell'incidente il leader supremo dell'Iran, Ali Khamenei, aveva invitato alla calma e aveva assicurato che "non ci sarebbero state interruzioni nelle funzioni del Paese".