AGI - La Turchia continua ad attaccare le postazioni del Pkk e annuncia l'eliminazione di altri 47 miliziani separatisti curdi nelle province di Gara, Habur e Harkuk, in nord Iraq. In un comunicato del Ministero della Difesa turca si comunica che il numero di guerriglieri curdi "neutralizzati" da gennaio a oggi è di 931. L'esercito turco aveva annunciato pochi giorni fa di aver eliminato circa 60 miliziani nelle ultime settimane e ribadito l'intenzione di creare un'area cuscinetto profonda 30 chilometri oltre il confine con l'Iraq. Il governo di Ankara è deciso a realizzare il piano intensificando le operazioni d'intesa con il governo di Baghdad.
A fine aprile, dopo un incontro con il premier Mohammed Shia Al Sudani, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva annunciato che i due Paesi agiranno "fianco a fianco" nella lotta al separatismo curdo. "Siamo d'accordo, nessuno vuole che Iraq e Siria diventino una palude per terroristi, il Pkk minaccia la stabilita' dell'Iraq", ha detto Erdogan in quella occasione. Un cambio di rotta rispetto agli ultimi anni, durante i quali le ripetute operazioni e raid aerei turchi oltre confine hanno rafforzato i rapporti con il Kurdistan iracheno, dominato dal clan Barzani, ma allo stesso tempo hanno fatto storcere ripetutamente il naso al governo centrale di Baghdad.