AGI - "Io credo dovrebbe arrivare questo pomeriggio una decisione da parte del giudice. In questo momento non ci speriamo, non credo che ci sia possibilita' di avere ripensamenti ma la speranza e' sempre l'ultima a morire". Lo ha spiegato Roberto Salis, padre della insegnante milanese detenuta a Budapest e candidata alle Europee con Avs, durante un punto stampa a Milano rispondendo a una domanda sulla decisione per i domiciliari attesa per oggi. "Mia figlia - ha aggiunto - sta abbastanza bene. E' contenta che ci sia questa strada delle elezioni che potrebbe portarle l'immunita' e cosi' finalmente riuscire ad avvicinarla a un processo giusto. Per cui e' motivata e contenta". ene. E' contenta che ci sia questa strada delle elezioni che potrebbe portarle l'immunita' e cosi' finalmente riuscire ad avvicinarla a un processo giusto. Per cui e' motivata e contenta". L'agenda di Roberto Salis in vista delle Europee per portare avanti la causa della figlia e' fitta di impegni: "Il contatto con la gente e' molto bello, un pochino faticoso ma si va avanti. Il riscontro di calore che abbiamo dalle persone e' formidabile", ha concluso.
A chi gli chiedeva se ci fossero novita' sulla impossibilità di Ilaria di votare, come lui stesso ha denunciato ieri, Roberto Salis ha risposto: "Ieri ho parlato con mia figlia. M ha detto che hanno chiesto a tutte le persone in carcere chi desiderava votare e quando lei ha avanzato la richiesta le hanno detto che per lei non era possibile perche' mancava una normativa italiana che lo consentisse. Credo sia un'ipotesi che, nonostante come dice il ministro Tajani ci siano 2500 persone nella situazione di Ilaria, non sia mai stata presa in considerazione e secondo me e' abbastanza grave. L'ambasciatore - ha proseguito - ha detto che non ne sapeva nulla. Le strutture diplomatiche italiane sono molto brave a organizzare party, sulle cose pratiche per i cittadini italiani sono molto meno preparati". Su questo, peraltro, ha affermato Salis, "non ho sentito nessuno del Governo" ma "bisogna che qualcuno si incarichi che i cittadini possano esercitare i loro diritti".