AGI - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto all'Onu la Conferenza di alto livello su Pace, giustizia e inclusione sociale. La Conferenza, che generalmente si svolge all'agenzia Onu Idlo con sede a Roma, monitora l'obiettivo 16 dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Quest'anno la decisione di organizzarla al Palazzo di Vetro alla presenza del Presidente Mattarella e con la moderazione dell'ambasciatore italiano alle Nazioni Unite Maurizio Massari, simboleggia l'impegno italiano sui temi della lotta alla criminalità organizzata e sui livelli di giustizia nei diversi paesi.
Fra gli altri temi al centro dell'obiettivo 16 dell'Agenda il traffico e la violenza sui minori, quello della corruzione e dello stato di diritto. Proprio grazie all'Italia, in nome di Giovanni Falcone, come ha ricordato Mattarella nel suo intervento, il 21 marzo è stata adottata all’Onu la risoluzione che istituisce la Giornata Internazionale per la prevenzione e lotta di tutte le forme di crimine organizzato transnazionale. La prima Giornata Internazionale si celebrerà il 15 novembre a New York e gli eventi correlati saranno organizzati dall’Italia.
"Pace, inclusione, giustizia - ha detto Mattarella - sono capisaldi irrinunciabili per lo sviluppo sostenibile di ogni Paese e di ogni società e mi piace sottolineare come siano principi portanti dell’ordinamento costituzionale italiano". "Fronteggiamo oggi - ha sottolineato in un altro passaggio - un pericolo ulteriore che mina il rapporto di fiducia con le istituzioni e tra i Paesi: quello della disinformazione. E’ di venerdì scorso la Giornata mondiale per la libertà di stampa che ammonisce, ogni anno, sul valore della libertà d’informazione per il mantenimento della democrazia. Temi come l’accesso all’informazione, la libertà di espressione, la tutela della privacy, appartengono, a buon diritto, alle mete incluse nell’Obiettivo 16, oggetto di questa discussione". "Con - e nelle - Nazioni Unite - ha continuato - dobbiamo lavorare per ricostituire la fiducia tra le nazioni, rinsaldare la cooperazione internazionale e tessere nuove reti di comprensione e collaborazione".
"È sulla base di questo approccio - ha ricordato il Presidente - che l’Italia dispiega la sua azione, con ferma determinazione nel sostenere gli strumenti di dialogo basati su quel principio di multilateralismo che oggi vediamo così drammaticamente messe in discussione dall’aggressione russa all’Ucraina e dalle conseguenze dell’irrisolto conflitto israelo-palestinese".
"Non possiamo continuare ad attardarci in relazioni fra Paesi basate su visioni e eredità ottocentesche, su pulsioni di potenza" ha aggiunto. Poi, al termine del suo intervento, il Presidente della Repubblica, in una colonna di sicurezza formata da nove veicoli, ha lasciato il Palazzo di Vetro per avviarsi a un altro evento, un pranzo di gala in cui incontrerà la comunità italiana.