AGI - Il viceministro della Difesa russo, Timur Ivanov, è stato posto in arresto fino al 23 giugno nel carcere Lefortovo di Mosca con l'accusa di aver accettato ingenti tangenti, in quello che si profila come il caso più drammatico di corruzione degli ultimi anni in Russia. Il viceministro si è dichiarato innocente, ma ora rischia fino a 15 anni di carcere, se giudicato colpevole. Alleato di lunga data del ministro della Difesa, Serghei Shoigu, Ivanov sarebbe sospettato addirittura di "alto tradimento", secondo fonti dei servizi segreti citate dal sito di inchieste 'Vazhnye Istorii'. "Nessuno avrebbe arrestato Ivanov solo per corruzione", hanno riferito gli interlocutori del sito nell'Fsb, secondo i quali il presidente Vladimir Putin avrebbe dato il suo via libera all'operazione. Ivanov, 48 anni, è uomo della squadra di Shoigu: è vice della Difesa dal 2016 e in questo ruolo ha supervisionato i lavori di approvvigionamento e di edilizia per le forze armate. Di recente, è stato legato a un'attività altamente sensibile come la ricostruzione della città ucraina di Mariupol, occupata dalle forze di Mosca.
Nel 2019, Ivanov è stato incluso nella classifica dei funzionari del settore Sicurezza più ricchi, stilata dalla rivista Forbes, che stimava il reddito della sua famiglia nel 2018 a 136,7 milioni di rubli (oltre 1,3 milioni di euro)
Soggetto a sanzioni Usa e Ue, Ivanov è stato al centro di diverse inchieste giornalistiche. Secondo un'indagine pubblicata nel 2022 dal team dell'oppositore Aleksei Navalny, morto in carcere a febbraio, l'allora moglie del viceministro, Svetlana Ivanova, ha speso per anni centinaia di migliaia di euro in vacanze in Costa Azzurra, gioielli e abiti, che venivano regolarmente pagati da altre persone o aziende. Una fonte di Forbes al ministero della Difesa ha ipotizzato che la detenzione del viceministro potrebbe rientrare in una più ampia "epurazione" che dovrebbe anticipare la dipartita di Shoigu dal ministero.
Gli arresti di funzionari governativi di alto profilo sono rari in Russia e di solito sono il risultato di lotte politiche interne. Le ingenti somme stanziate per l'offensiva ucraina hanno dato ai funzionari nuove opportunita' di arricchirsi con accordi di appalto poco trasparenti. I blogger militari russi e i canali Telegram legati alla società di mercenari Wagner hanno a lungo criticato la gestione dell'offensiva da parte di Shoigu hanno subito puntato l'attenzione sul legame di Ivanov col contestato ministro. L'ex capo della Wagner, Evgheny Prigozhin, aveva accusato Shoigu e altri funzionari del ministero della Difesa di corruzione e incompetenza prima della sua misteriosa morte l'anno scorso.