AGI – Traffico in tilt, strade deviate e uomini della sicurezza pronti ad aiutare visitatori e residenti persi nell’insolito trambusto di Lower Manhattan, quartiere famoso per la sua vicinanza al Financial District della Grande Mela e per ospitare Battery Park, considerato uno dei parchi più belli della metropoli (dopo Central Park) per la sua posizione strategica, sulla punta meridionale dell’isola, che si affaccia direttamente sul mare: uno spot privilegiato da cui godersi una spettacolare vista sulla Statua della Libertà.
Ma questa mattina a essere affollato oltre modo è stato l’angolo di Battery Park dove si erge maestosa la statua di Giovanni da Verrazzano: il suo più grande busto in bronzo, modellato nei primi del ‘900 dallo scultore Ettore Ximenes e collocato su un elaborato piedistallo in granito con volute laterali. Sulla facciata campeggia la scultura di una figura femminile, allegoria della scoperta e dell’esplorazione: i due scopi di vita per Giovanni Da Verrazzano, navigatore fiorentino che per primo, il 17 aprile di 500 anni fa, risalì con la sua nave la baia di New York avvistando Staten Island, Brooklyn e Manhattan prima di proseguire costeggiando altre nuove terre sull’oceano Atlantico, fino al Maine.
La statua gli fu dedicata nel 1921 ma oggi, ai suoi piedi, si sono dati appuntamento le massime istituzioni italiane, di New York e della Regione Toscana. Con la governatrice dello Stato di New York, Kathy Hochul e il sindaco della metropoli, Eric Adams, hanno partecipato alle celebrazioni, fra gli altri, il vicepresidente della Camera Giorgio Mulé (FI), i consoli di Italia e di Francia a New York, Fabrizio di Michele e Cedrik Fouriscot, Susan Donoghue, commissario dei parchi newoyorchesi, il governatore della regione Toscana Eugenio Giani, e Massimo Panizzi, comandante dell’Istituto Geografico Militare (IGM).
Un parterre che New York dedica soltanto ai grandi eventi. In questo caso, il memorabile anniversario di un grande personaggio: il navigatore ed esploratore fiorentino Giovanni da Verrazzano che, esattamente 500 anni fa, a bordo del veliero Dauphine, battente bandiera francese solcò – primo europeo della storia – i mari della baia di New York.
A ricordarne la coraggiosa impresa sono stati anche i responsabili delle principali organizzazioni italoamericane – la National Italian American Foundation (NIAF) e l’Italian American Leadership Forum (IALF) - che hanno collaborato attivamente alla carrellata di eventi commemorativi che terrà banco nella giornata di oggi e domani. Perché il cinquecentenario di Verrazzano, hanno sottolineato gli interventi, offre agli italo-americani e a coloro che conoscono la storia del famoso esploratore, “una grande opportunità per ricordare tanto l’evento, tanto lo ‘Spirito della Scoperta’ e la sua importanza”.
Dello stesso avviso il vicepresidente della Camera Mullé che, rispondendo all’AGI, ha evidenziato come Da Verrazzano sia anzitutto un grande umanista e un grande italiano: “un personaggio – ha affermato - che non ha nulla da invidiare a Cristoforo Colombo, a Caboto o a Vespucci”.
Giusta, a suo avviso, l’enfasi che oggi si dà a questo anniversario perché “a distanza di 5 secoli – ha proseguito Mulé – ricordiamo ancora come la sua impresa riuscì a connettere concretamente due mondi, l’Europa e l’America, e a cambiare la storia dell’umanità aprendo le porte del mondo al più grande laboratorio di civiltà, al quale gli italiani e gli italoamericani continuano a dare contributi fondamentali”.
A New York, con il vicepresidente della Camera, sono giunti diversi rappresentanti di Regioni e Città italiane che erano in trasferta Oltreoceano: oltre al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, presenzieranno agli eventi commemorativi, oggi e domani, il governatore del Friuli Venezia Giulia (regione ospite d’onore del Gala 2024 della Niaf) Massimiliano Fedriga e il Sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, a New York per promuovere il nuovo collegamento aereo diretto con l’Isola ma soprattutto i 400 anni della Patrona di Palermo, Santa Rosalia, altrettanto venerata nella Grande Mela. (AGI)