AGI - Quando nel 2018 uscirono le prime rivelazioni sull'incontro tra Donald Trump e la pornostar Stormy Daniels, l'allora first lady Melania Trump venne descritta come "furiosa". Sei anni dopo è la grande assente al processo cominciato ieri a Manhattan e in cui il marito è accusato di aver pagato in nero per comprare il silenzio della pornostar e di un'ex coniglietta di Playboy, che lui avrebbe incontrato al tempo in cui era già sposato con Melania, nell'anno, il 2006, in cui sarebbe nato il figlio Barron: l'ex first lady non si è mostrata al fianco del marito in queste ore, ma secondo il New York Times avrebbe definito "ingiusto" il processo e una "vergognosa" interferenza elettorale.
Il giudice Juan Merchan, che presiede il processo, lunedì ha dichiarato che l'ex first lady potrebbe essere chiamata a testimoniare. Questa ipotesi, se confermata, potrebbe mettere Trump in imbarazzo, perché è probabile che l'accusa riproporrebbe in aula alcune prove raccolte in questi anni, incluso il famoso nastro uscito nel 2016, in piena campagna elettorale, in cui Trump aveva parlato a un amico riguardo l'"afferrare i genitali femminili".
"Alla fine - ha commentato Stephanie Grisham, ex portavoce di Melania - lei può far andare o precipitare la candidatura del marito". Alcuni dettagli delle vicende extraconiugali che riguardano il tycon potrebbero non essere sviscerati. Il giudice Merchan ha vietato l'ammissione di testimoni legati alla presunta relazione di Trump con l'ex modella di Playboy Karen McDougal.
Il National Enquirer, il giornale il cui editore era legato a Trump, aveva comprato i diritti della storia per 150 mila dollari, con l'obiettivo di non farla mai uscire per non danneggiare il candidato Repubblicano in corsa per la Casa Bianca. I giurati, ha spiegato il giudice, potranno sentire i particolari della relazione tra Trump e McDougal ma non quelli secondo cui il rapporto andò avanti nel periodo in cui Melania era incinta del figlio.
L'analisi della scansione dei tempi del presunto tradimento potrebbe rappresentare un punto difficile da sopportare in aula per Melania. Riguardo Stormy Daniels, Trump la conobbe nel 2006 a un torneo di golf per celebrità, quando il tycoon era sposato da un anno e la moglie aveva già partorito. L'ex presidente ha sempre negato di aver avuto un rapporto sessuale con Daniels, ma dovrà spiegare perché autorizzò il suo ex avvocato e tuttofare Michael Cohen a versare sul conto della donna 130 mila dollari.
Quando la storia uscì nel 2018, Melania cancellò il viaggio a Davos, in Svizzera, in cui sarebbe dovuta andare al fianco del marito. Da allora le sue uscite pubbliche accanto al tycoon sono state poche, e spesso segnate da freddezza. Di recente è stata vista al fianco di Trump: è successo il mese scorso quando la coppia ha accolto nel resort di Mar-a-Lago il primo ministro ungherese Viktor Orban.
Settimane dopo è andata a votare con Trump alle primarie repubblicane in Florida, dove ai giornalisti che le chiedevano se avrebbe fatto campagna elettorale assieme al marito, lei ha risposto con un criptico "restate sintonizzati". Sabato parteciperà a un evento di raccolta fondi organizzato a Mar-a-Lago da un gruppo di Lgbt conservatori. I partecipanti hanno pagato almeno 10 mila dollari per avere l'occasione di incontrare l'ex first lady. L'evento sarà un cocktail e Melania dovrebbe fare un discorso. Ma è molto difficile che possa fare un commento sul caso che più l'ha fatta infuriare in questi sei anni.