AGI - A metà giornata, alle 14:00 ora locale, in Israele si riunirà di nuovo il 'gabinetto di guerra' per ulteriori valutazioni sul tema della risposta di Israele all'attacco dell'Iran. "I droni usati contro Israele sono gli stessi utilizzati in Ucraina, è dunque troppo presto per parlare di de-escalation", ha avvertito l'ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar, intervenendo Sky Tg24. Il diplomatico non ha voluto sbilanciarsi su un eventuale attacco di risposta israeliano. "Non so", ha detto, "e non penso sia una buona idea dire ai propri nemici cosa faremo". "Il mio Paese -ha proseguito Bar- è stato attaccato da centinaia di missili balistici e droni
ma questo fa parte dello sforzo continuo dell'Iran di portare a un'escalation nella regione". Di qui, la conseguenza: "Finché non troveremo un modo per fermare l'Iran questo rischio rimarrà".
L'ambasciatore ha anche sottolineato la necessita' di dare "una risposta internazionale più forte. La Guardia della Rivoluzione iraniana deve essere considerata un'organizzazione terroristica".
Dopo l'attacco dell'Iran a Israele, il Cremlino ha invitato tutti i Paesi del Medio Oriente alla moderazione e fatto notare che "un'ulteriore escalation non giova a nessuna delle due parti". "Siamo estremamente preoccupati per l'escalation delle tensioni e chiediamo a tutti i Paesi della regione di esercitare moderazione. Un'ulteriore escalation non è nell'interesse di nessuno", ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Faremo tutto ciò che è in nostro potere per evitare un'escalation e convincere Israele a non rispondere all'attacco dell'Iran", ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron. Il capo dell'Eliseo ha anche aggiunto che "l'Iran ha risposto in modo sproporzionato all'attacco israeliano a Damasco".