AGI - La morte per cancro, a 76 anni, del famosissimo giocatore di football americano O.J. Simpson, riporta in prima pagina sui giornali Usa e del mondo intero le polemiche sul controverso personaggio, assolto quasi trent'anni fa dall'accusa di avere ucciso la ex moglie e un suo amico in un processo a Los Angeles che all'epoca ebbe grande eco mondiale. Qualche anno dopo l'assoluzione ottenuta nel 1995, una causa civile intentata dalle famiglie delle vittime lo avrebbe al contrario riconosciuto responsabile della morte di Nicole Brown Simpson e Ronald L. Goldman condannandolo a 33,5 milioni di dollari di danni. Nel 2006 provò a pubblicare un libro autoassolutorio ma le proteste che provocarono tale progetto ne impedirono la realizzazione; la famiglia di Goldman si assicurò i diritti del libro, aggiunse materiale che imputava la colpevolezza al signor Simpson e lo fece pubblicare.
L'anno dopo, O.J. Simpson fu condannato a 9 anni per rapina. La sua storia, ricorda fra gli altri il New York Times, è stata fonte di ispirazione per libri, film, studi e dibattiti sulla giustizia, la questione razziale, l'esposizione pubblica delle celebrità in un Paese in cui questi temi sono molto sentiti. Oggi la stampa mondiale ricorda la sua storia: da bambino povero e con problemi di rachitismo, che ha imparato a correre per scappare dalla polizia con le bande di adolescenti di cui faceva parte a San Francisco, a superpagata star del football. Negli anni '70 è stato uno dei giocatori più famosi del popolare sport Usa, nei Buffalo Bills con la maglia 36. Ha vinto l'Heisman Trophy ed è stato inserito nella Hall of Fame del football professionistico; è apparso in dozzine di film e spot pubblicitari per Hertz e altri clienti; è stato analista sportivo per ABC e NBC diventando un idolo americano.
Poi però arrivò la parte oscura della sua vita: una figlia neonata annegata in piscina, il divorzio dalla sua fidanzata del liceo, il burrascoso matrimonio con una splendida giovane cameriera con frequenti chiamate alla polizia quando lui la picchiava; in un caso, nel 1989, gli agenti trovarono Nicole Simpson contusa e terrorizzata nascosta tra i cespugli fuori casa. Simpson fu arrestato e condannato per abusi coniugali, ma subito rilasciato su cauzione in libertà vigilata. Dopo il divorzio avvenuto nel 1992, non sono finiti scontri e violenze. Il 25 ottobre 1993, la signora Simpson chiamo' nuovamente la polizia: l'ex gelosissimo marito era tornato a malmenarla. Il 12 giugno 1994, la 35enne Nicole, e Goldman, giovane amico di 25 anni, furono aggrediti e uccisi a Los Angeles. Unico accusato, Simpson fu protagonista di una fuga spettacolare in auto, trasmessa in diretta televisiva. I nove mesi del processo che si sarebbe concluso con l'assoluzione furono seguiti con il fiato sospeso da tutto il Paese e anche nel resto del mondo.