AGI - Sono alti i livelli di disturbo da stress post-traumatico, o PTSD, e ansia generalizzata tra i rifugiati e gli sfollati in Ucraina. Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori dell'International Blast Injury Research Network dell'Università di Southampton, pubblicato su PLOS Global Public Health. Gli scienziati hanno condotto un'indagine per capire come la salute mentale degli sfollati ucraini sia stata influenzata dalla guerra in corso. Dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022, almeno 13 milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case. Sia l'esposizione alla guerra che l'evacuazione, in particolare la perdita della comunità, dell'alloggio e delle risorse economiche, influiscono sulla salute mentale. Questi effetti tendono a essere amplificati tra gli anziani, le persone che si prendono cura dei bambini e le popolazioni vulnerabili. Tra aprile e luglio del 2022, i ricercatori hanno intervistato oltre 8.000 partecipanti, tutti rifugiati o sfollati in Ucraina. I partecipanti hanno risposto a domande sulla loro situazione attuale, sulla loro salute mentale e sulla loro esposizione alle esplosioni causate da bombe o altre azioni militari.
Quasi 8 partecipanti su 10, che sono rimasti in Ucraina, e più della metà dei rifugiati hanno riferito di essere stati esposti a esplosioni. Quasi il 70% di tutti i partecipanti all'indagine ha riferito di essere ansioso, con le persone rimaste in Ucraina che hanno riportato un'ansia maggiore e flashback più frequenti di eventi traumatici rispetto ai rifugiati. I flashback sono un sintomo del PTSD e possono variare da ricordi fugaci e intrusivi a episodi di pochi minuti in cui si ha la sensazione di rivivere gli eventi traumatici; in questo studio, la frequenza dei flashback era correlata all'esposizione all'esplosione. Complessivamente, lo studio suggerisce che gli sfollati rimasti in Ucraina hanno risultati peggiori in termini di salute mentale, rispetto ai rifugiati; il che probabilmente a causa della continua esposizione alla guerra. Tuttavia, i rifugiati devono ancora affrontare notevoli problemi di salute mentale. "La salute mentale e il supporto psicosociale devono essere considerati prioritari nell'ambito degli aiuti umanitari", hanno dichiarato i ricercatori.
"L'esposizione a eventi di esplosione può essere incredibilmente angosciante", hanno aggiunto gli autori. Il nostro sondaggio su 8300 intervistati ucraini mostra che quasi il 70% ha riferito di aver assistito a un evento di esplosione durante i primi 4 mesi dell'invasione su larga scala della Russia nel 2022.
"L'aspetto più preoccupante è che molti intervistati esposti alle esplosioni hanno riportato esiti negativi sulla salute mentale, tra cui sintomi di PTSD", hanno concluso gli scienziati.