AGI - Manifestazioni in tutto l'Iran per sostenere la "liberazione" della Palestina e per dare il commiato ai sette 'pasdaran' rimasti uccisi in un attacco al consolato iraniano a Damasco, attacco che Teheran attribuisce a Israele. L'emittente iraniana Press TV, 'voce' del regime che trasmette in lingua inglese, riferisce che milioni di persone si stanno radunando. Secondo l'agenzia di stampa ufficiale Irna, le marce sono cominciate intorno alle 10:00 ora locale in varie parti del Paese (dalla provincia nord-orientale del Khorasan Razavi fino a quelle più a Sud, il Sistan e il Baluchistan) e si terranno in 2mila punti della nazione persiana.
I manifestanti celebrano la 'Giornata di al Quds', la Giornata di Gerusalemme, istituita nel 1979 dall'ayatollah Ruhollah Khomeini per chiedere la liberazione della Palestina e la caduta di Israele, e che si commemora l'ultimo venerdì del Ramadan, il mese sacro ai musulmani. In concomitanza con il 'Giorno di Al Quds', si tiene a Teheran la cerimonia funebre per i sette 'Guardiani della Rivoluzione', tra i quali due generali, rimasti uccisi lunedi' nell'attacco al consolato iraniano a Damasco. È stato il peggior colpo inferto a questo gruppo militare d'elite dalla morte di Qassem Soleimani, il potentissimo generale iraniano che guido' la Forza Al Quds dei Guardiani della Rivoluzione fino a quando non rimase ucciso dagli Stati Uniti nel 2020 in un bombardamento in Iraq.
La Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, ha assicurato che Israele pagherà per la morte dei militari: "Il regime malvagio sarà punito dai nostri uomini coraggiosi. Li faremo pentire di questo crimine e di altri simili, con l'aiuto di Dio". Di fronte a queste minacce di rappresaglia iraniana, Israele è in "massima allerta" e pronto a reagire "a vari scenari".