AGI - Non c'è stata una decisione da parte di Hamas di inviare al Cairo o a Doha una delegazione per la ripresa dei colloqui su un cessate il fuoco a Gaza. Lo ha detto un responsabile dell'organizzazione palestinese, smentendo così le informazioni circolate ieri sulla ripresa del negoziato in Egitto già oggi.
Le posizioni fra Israele e Hamas sono ancora "troppo distanti" perchè si possa avanzare nei negoziati per un cessate il fuoco a Gaza. "Dubito che ci sia un avanzamento in questi negoziati perchè le posizioni sono troppo lontane", ha detto una fonte anonima di Hamas parlando con AFP. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu "non è serio e non è interessato, e l'amministrazione Usa non esercita una vera pressione", ha aggiunto riferendosi al ruolo di mediatore degli Stati Uniti nei colloqui.
Intanto, il movimento islamista ha reso noto che oggi un aereo dell'aeronautica israeliana ha bombardato il cortile dell'ospedale dei Martiri di al Aqsa nella città di Deir al Balah, il più importante della zona centrale di Gaza, provocando diverse vittime. L'esercito israeliano ha affermato che l'obiettivo era "un comando operativo" della Jihad islamica palestinese, mentre il governo di Gaza ha denunciato "martiri e feriti" in un gruppo di sfollati e giornalisti. Secondo IDF, l'ospedale non è stato danneggiato ed è ancora operativo, mentre Hamas ha denunciato che le bombe hanno colpito "tende di giornalisti e sfollati all'interno delle mura" dell'ospedale, causando un numero imprecisato di morti e feriti. Hamas ha chiesto alle "organizzazioni internazionali, regionali e locali" del settore medico di condannare quest'ultimo attacco e considerano gli Usa "pienamente" responsabili del loro sostegno militare e politico a Israele.
Il ministero della Salute a Gaza ha, infine, dichiarato che sono state almeno 32.782 le persone uccise nel territorio palestinese durante più di cinque mesi di guerra. Il bilancio comprende almeno 77 morti delle ultime 24 ore e conta 75.298 persone che sono state ferite. E più di 400 persone (tra pazienti, sfollati e personale sanitario) sono rimaste uccise negli attacchi israeliani durante i 13 giorni di assedio all'ospedale al-Shifa.