AGI - Il vicepresidente del colosso petrolifero Lukoil, Vitaly Robertus, è stato trovato impiccato nel bagno del suo ufficio. Lo riportano diversi media internazionali. Secondo i media russi citati dai siti ucraini, Robertus si è suicidato. La notizia della morte del manager dell'azienda russa di petrolio e gas era stata diffusa ieri, ma non erano state fornite altre informazioni. Il canale Telegram russo Baza ha riferito che poco prima della sua morte, Robertus si è lamentato di non sentirsi bene e ha chiesto delle pillole per il mal di testa, dopo di che è andato nel suo ufficio. "Non è uscito per diverse ore e non ha risposto al telefono. I dipendenti hanno deciso di entrare nel suo ufficio e hanno trovato il suo corpo. Il top manager si è suicidato ed è morto di asfissia. Aveva lavorato in azienda per circa 30 anni", scrive la pubblicazione.
Lukoil, il secondo gigante petrolifero più grande della Russia, ha confermato la notizia della morte senza aggiungere nulla sulle circostanze. Tuttavia vari media citano il canale Telegram russo VChK-OGPU - con stretti legami con le forze dell'ordine - secondo cui amici e collaboratori di Robertus hanno affermato che l'uomo si era sentito "perseguitato" e temeva di essere stato incastrato in un'indagine penale in mezzo ad aspre faide ai massimi livelli delle aziende sanzionate dalle autorità degli Stati Uniti. Robertus aveva avuto un incontro con il suo capo, Oleg Pashaev, vicepresidente senior per le vendite e gli approvvigionamenti di Lukoil, ed era tornato nel suo ufficio, ha riferito il canale. Robertus aveva 53 anni. È il quarto dirigente di alto livello della Lukoil a morire dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina.
Lukoil nel marzo 2022 aveva criticato pubblicamente l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, scrive Newsweek, e il consiglio di amministrazione della società aveva rilasciato una dichiarazione in cui esprimeva "la sua più profonda preoccupazione per i tragici eventi in Ucraina". Nel maggio 2022, l'ex top manager della Lukoil, Alexander Subbotin, è morto in circostanze misteriose all'età di 44 anni. Il cadavere era stato trovato nel seminterrato della casa di uno sciamano a Mytishchi, una citta' a nord-est di Mosca, dopo aver subito un apparente attacco di cuore, aveva riferito l'agenzia di stampa statale russa Tass che aveva riferito che l'uomo era in "uno stato di grave intossicazione da alcol e droghe il giorno prima" della sua morte. Il suo corpo è stato scoperto in un seminterrato, secondo quanto riferito, utilizzato per "rituali voodoo giamaicani". Il 1 settembre del 2022, Ravil Maganov, presidente di Lukoil, e' stato trovato morto dopo essere caduto dalla finestra di un ospedale a Mosca. Le circostanze della caduta del 67enne rimangono a oggi inspiegabili. Lavorava alla Lukoil dal 1993. Il servizio stampa della compagnia aveva riferito che l'uomo era morto "dopo una grave malattia". Nell'ottobre 2023 infine, Vladimir Nekrasov, presidente del consiglio di amministrazione dell'azienda, è morto all'eta' di 66 anni, secondo quanto riferito per insufficienza cardiaca acuta.